La settimana scorsa Google ha annunciato Gemini, presentato dall’azienda come il suo modello di intelligenza artificiale più grande e capace, nonché il prossimo passo nel suo viaggio per rendere l’AI più utile per tutti.
Il modello è disponibile in tre dimensioni: Ultra, Pro e Nano. Google ha già iniziato a introdurre Gemini nei suoi prodotti: Gemini Nano è presente in Android, a partire dal Pixel 8 Pro, e una versione specificamente ottimizzata di Gemini Pro è presente in Bard.
Ora Google ha reso Gemini Pro disponibile per gli sviluppatori e le aziende, che potranno costruire soluzioni per i loro casi d’uso specifici, e l’azienda ha annunciato che lo perfezionerà ulteriormente nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, anche ascoltando e imparando dai feedback degli utenti.
La prima versione di Gemini Pro è ora accessibile tramite l’API Gemini e – spiega Google – presenta le seguenti caratteristiche:
- Gemini Pro supera altri modelli di dimensioni simili nei benchmark di ricerca.
- La versione attuale è dotata di una context window di 32K per il testo e le versioni future avranno una finestra di contesto più grande.
- L’uso è gratuito, entro certi limiti, e il prezzo sarà competitivo, annuncia Google.
- È dotato di una serie di funzionalità: function calling, embedding, recupero semantico, custom knowledge grounding e funzionalità di chat.
- Supporta 38 lingue in oltre 180 Paesi e territori in tutto il mondo.
- Nella versione attuale, Gemini Pro accetta testo come input e genera testo come output. Google ha reso disponibile anche un endpoint Gemini Pro Vision dedicato che accetta testo e immagini come input e testo come output per casi d’uso multimodali.
- Per Gemini Pro sono disponibili SDK che consentono di creare applicazioni eseguibili ovunque. Sono supportati Python, Android (Kotlin), Node.js, Swift e JavaScript.
Google AI Studio: il modo più veloce per sviluppare con Gemini
Google AI Studio è uno strumento gratuito per sviluppatori basato sul web, che consente di sviluppare rapidamente i prompt e quindi di ottenere una API key da utilizzare nello sviluppo della propria app. È possibile accedere a Google AI Studio con il proprio account Google e sfruttare la quota gratuita, che consente 60 richieste al minuto, 20 volte di più rispetto ad altre offerte gratuite, sottolinea Google.
Quando si è pronti, è possibile semplicemente cliccare su “Get code” per trasferire il lavoro all’IDE di propria scelta, oppure utilizzare uno dei template di avvio rapido disponibili in Android Studio, Colab o Project IDX. Per aiutare Google a migliorare la qualità del prodotto, quando si utilizza la quota gratuita, l’input e l’output delle API e di Google AI Studio possono essere accessibili a revisori qualificati. Questi dati – dichiara l’azienda – sono de-identificati dall’account Google dell’utente e dalla sua chiave API.
Quando è il momento di una piattaforma AI completamente gestita, è possibile passare facilmente da Google AI Studio a Vertex AI, che abilita la personalizzazione di Gemini con il pieno controllo dei dati e beneficia di ulteriori funzionalità di Google Cloud per la sicurezza, la protezione, la privacy e la governance e conformità dei dati di livello enterprise.
Con Vertex AI, spiega Google, si avrà accesso agli stessi modelli Gemini e si potrà:
- Fare il tuning e distillare Gemini con i dati della propria azienda e aumentarne la base per includere informazioni aggiornate ed estensioni per intraprendere azioni reali.
- Costruire agenti di ricerca e conversazionali basati su Gemini in un ambiente low code/no code, compreso il supporto per la retrieval-augmented generation (RAG), la ricerca mista, gli embedding, i playbook di conversazione e altro ancora.
- Distribuire con fiducia: Google dichiara che non addestra mai i suoi modelli su input o output di clienti Google Cloud. I dati e la proprietà intellettuale dei clienti sono sempre dei clienti.
Pricing e prossimi passi
Al momento, sottolinea Google, gli sviluppatori hanno accesso gratuito a Gemini Pro e Gemini Pro Vision attraverso Google AI Studio, con un massimo di 60 richieste al minuto, che lo rendono adatto alla maggior parte delle esigenze di sviluppo delle app. Gli sviluppatori di Vertex AI possono provare gli stessi modelli, con gli stessi limiti di velocità, senza alcun costo fino alla disponibilità generale all’inizio del prossimo anno, dopodiché verrà applicato un costo per 1.000 caratteri o per immagine in Google AI Studio e Vertex AI.
Per quel che riguarda il prossimo futuro di Gemini, Google mette in evidenza che il feedback degli utenti aiuterà l’azienda a migliorarlo mentre continua il lavoro di perfezionamento. È possibile saperne di più e iniziare a costruire con Gemini collegandosi a ai.google.dev, oppure iniziare a utilizzare le solide capacità di Vertex AI sui dati della propria azienda con controlli di livello enterprise.
All’inizio del prossimo anno Google lancerà Gemini Ultra, il suo modello più grande e più capace, in grado di svolgere compiti altamente complessi: ciò, dopo aver effettuato ulteriori interventi di messa a punto, test di sicurezza e aver raccolto il prezioso feedback dei partner. Inoltre, Google porterà Gemini anche su altre piattaforme per sviluppatori, come Chrome e Firebase.