È un periodo denso di novità per GitHub, la piattaforma dedicata agli sviluppatori per l’hosting del codice e la gestione di progetti che dal 2018 è di proprietà di Microsoft.
Di recente abbiamo visto il lancio di due novità per il settore education: GitHub Classroom e Teacher Toolbox.
Ora arriva l’annuncio della disponibilità di GitHub per mobile.
Non è, quest’ultima, una novità improvvisa: la versione di GitHub per dispositivi mobili, come esperienza completamente nativa su iOS e Android, era stata già introdotta in beta, in occasione dell’evento GitHub Universe 2019.
L’app per iOS e Android, sottolinea il team di sviluppo, consente di rimanere in contatto con il proprio team, dare priorità e affrontare eventuali problemi e persino fare il merge del codice, direttamente dal proprio dispositivo mobile, in ogni momento e ovunque siamo.
La risposta degli utenti alla beta, ha reso noto l’azienda, è stata entusiastica e i beta tester hanno commentato, esaminato e ed effettuato il merge di quasi centomila pull request solo nelle ultime settimane; inoltre, ci sono state decine di migliaia di interazioni tra i team, dalla pubblicazione della beta.
Con l’app mobile di GitHub gli sviluppatori hanno la possibilità di organizzare i propri task in modo pratico e veloce in una inbox, dove ad esempio completare un’attività con uno swipe o salvare una notifica per tornarvi su in un secondo momento.
L’app mobile consente inoltre di inviare feedback nonché rispondere alle questioni aperte e ai commenti. È poi possibile eseguire la review e il merge di pull request, per velocizzare il proprio flusso di lavoro ovunque ci si trovi a lavorare.
GitHub per dispositivi mobili offre anche l’esperienza aggiornata delle notifiche, anch’essa introdotta in occasione dell’evento Universe.
L’app mobile di GitHub è ora uscita dalla versione beta ed è disponibile, nelle versioni per Android e iOS, rispettivamente da Google Play o dall’App Store, per piani individuali, Team ed Enterprise Cloud. Il team di sviluppo di GitHub sottolinea che sta continuando a lavorare per aggiungere funzionalità e API in modo da poter supportare Enterprise Server entro la fine dell’anno.