Google Kubernetes Engine, l’ambiente gestito di produzione, gestione e deployment di applicazioni containerizzate, si amplia con l’introduzione di GKE Advanced.
Il sistema open source di orchestrazione di container Kubernetes è stato lanciato da Google nel 2014. Da allora, sottolinea l’azienda, la community ha sviluppato una solida suite di strumenti di installazione, gestione e configurazione, per una varietà di casi d’uso.
Molte organizzazioni, tuttavia, al dover eseguire Kubernetes in modo autonomo preferiscono adottare il servizio gestito Google Kubernetes Engine (GKE). Tali organizzazioni non desiderano concentrarsi sull’infrastruttura sottostante: vogliono piuttosto una solida base che permetta loro di focalizzarsi sul proprio business.
La società di Mountain View ora ha effettuato il passo successivo, espandendo la soluzione e introducendo GKE Advanced. Questa nuova soluzione aggiunge controlli, automazione e flessibilità di livello enterprise, basandosi su quanto appreso dalla gestione della infrastruttura mondiale di Big G.
Il Google Kubernetes Engine si fa in due
Le edizioni di GKE, Google Kubernetes Engine, diventano dunque due.
GKE Advanced offre un’avanzata automazione dell’infrastruttura e strumenti integrati per la supply chain del software, per una maggiore sicurezza. Inoltre, un più solido commitment sull’affidabilità, con uno SLA con supporto finanziario, nonché supporto per l’esecuzione di workload serverless. Queste nuove funzionalità avanzate e strumenti GKE aiutano le aziende a operare in ambienti in rapida trasformazione. Al fine di semplificare la gestione di carichi di lavoro e cluster, e scalare con maggiore libertà. Questo servizio continua a offrire la portabilità di Kubernetes e l’ecosistema di terze parti, ma con un set di funzionalità potenziato.
GKE Standard include tutte le funzionalità che sono attualmente disponibili a livello generale, fornendo un servizio gestito per progetti meno complessi. Le aziende possono inoltre continuare a sfruttare il ricco ecosistema di integrazioni, comprese quelle disponibili nel GCP Marketplace.
Le funzioni aggiuntive di GKE Advanced
GKE Advanced è sostenuto finanziariamente da uno SLA che garantisce una disponibilità del 99,95% per i cluster regionali. Assicura dunque una maggiore tranquillità per i carichi di lavoro mission-critical.
Scalare manualmente un cluster Kubernetes per disponibilità e affidabilità può risultare complesso e richiedere molto tempo. GKE Advanced include due nuove funzionalità per semplificare questo passaggio. Vertical Pod Autoscaler (VPA) controlla l’utilizzo delle risorse dei deployment e regola la CPU e la RAM richieste per stabilizzare i carichi di lavoro. Node Auto Provisioning ottimizza le risorse del cluster con una versione avanzata di Cluster Autoscaling.
GKE Advanced include GKE Sandbox, un container runtime leggero basato su gVisor, che aggiunge un secondo layer di difesa a livello di Pod. Il servizio avanzato offre anche altri potenziamenti della sicurezza. Così come la possibilità di eseguire servizi serverless e una maggiore visibilità sull’utilizzo dell’infrastruttura.
Maggiori informazioni su Kubernetes Engine sono disponibili a questo link.