I contribuenti non in regola con le scadenze dei pagamenti avranno la possibilità di allungare la dilazione fino a sei anni se di mostrano di avere avuto un peggioramento della propria situazione economica.
Le imprese avranno più tempo
per pagare le rate con il fisco. I contribuenti infatti non in regola con le
scadenze dei pagamenti avranno la possibilità di allungare fino a 6 anni il
periodo di dilazione dei debiti fiscali e contributivi, a patto che dimostrino
di avere avuto un peggioramento della loro situazione economica.
Lo ha stabilito con una
direttiva interna Equitalia che fornisce alle società partecipate le
indicazioni operative per concedere il beneficio previsto dal decreto
milleproproghe.
Come già avviene per le
rateazioni, se la richiesta di proroga riguarda debiti per un importo fino a 5
mila euro, sarà concessa a semplice richiesta motivata attestante la situazione
di difficoltà peggiore rispetto a quella in cui versava il contribuente. Per
gli importi superiori a 5 mila euro l’accertamento della temporanea situazione
di obiettiva difficoltà viene effettuato in maniera differenziata in base alla
tipologia giuridica dei soggetti.
Le richieste presentate da
persone fisiche o titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati
sono valutate utilizzando l’indicatore della situazione economica equivalente
del nucleo familiare del debitore (ISEE). Il contribuente interessato alla
proroga della dilazione è tenuto ad attestare il temporaneo peggioramento della
sua situazione di obiettiva difficoltà mediante la presentazione di un nuovo
modello ISEE di valore inferiore rispetto al precedente, ovvero, in caso non
sia trascorso il termine di validità annuale del modello ISEE, mediante la sola
dimostrazione di eventi posteriori che hanno determinato una radicale modifica
della situazione reddituale e patrimoniale.
Le richieste di rateazione in
proroga presentate da altre categorie giuridiche di soggetti, per esempio le
società di capitali, vengono esaminate mediante l’applicazione dei parametri
costituiti dall’Indice di Liquidità e dall’Indice Alfa. Il contribuente è
tenuto ad attestare il temporaneo peggioramento della sua situazione di
obiettiva difficoltà mediante la presentazione di una situazione economico
patrimoniale aggiornata da cui risulti che l’indice di Liquidità è peggiorato
rispetto a quello riferito alla dilazione di cui viene chiesta la proroga. Con
riferimento, invece, al numero di rate concedibili verrà utilizzato sempre il
noto indice Alfa.
Per
la presentazione della richiesta di proroga Equitalia ha predisposto specifici
moduli disponibili presso gli sportelli degli agenti della riscossione.