Attorno al nostro pianeta ruotano due costellazioni di satelliti progettati per determinare la posizione di qualsiasi oggetto. La costellazione Navstar, di progettazione statunitense, si compone di 24 satelliti e costituisce il perno su cui ruota l’int …
Attorno al nostro pianeta ruotano due costellazioni di satelliti progettati per determinare la posizione di qualsiasi oggetto. La costellazione Navstar, di progettazione statunitense, si compone di 24 satelliti e costituisce il perno su cui ruota l’intero sistema Gps.
Mediante una triangolazione su quattro satelliti della costellazione, un ricevitore Gps può determinare la propria posizione in latitudine, longitudine e altezza dal livello del mare con una precisione di almeno 10 metri (arrivando anche fino a 5). Non è difficile individuare i quattro punti nel cielo e di fatto un’automobile che viaggi in autostrada all’altezza di Roma ne vede otto.
Il Gps è l’unico sistema di localizzazione capace di lavorare nelle tre direzioni, tutti gli altri non riconoscono l’altezza. Inoltre è totalmente gratuito: basta disporre di un ricevitore idoneo per determinare posizione e ora esatta.
Il problema sta nel fatto che il ricevitore deve avere i satelliti nella propria linea di visione, perciò non funziona all’interno di edifici e nemmeno nei centri metropolitani dove le strade strette sono costeggiate da alti edifici (il cosiddetto effetto canyon). Da esperimenti reali, una città come Bologna offre una copertura Gps solo nel 55% del territorio comunale. Anche la fase iniziale della ricerca di posizione richiede l’attesa di un minuto o più per dare il tempo al dispositivo di trovare i satelliti e sincronizzarsi. In particolare è necessario stabilire il punto in cui si trovata il satellite al momento in cui ha spedito il segnale che stiamo ricevendo, visto i ritardi di propagazione dovuti alle grandi distanze.