Se l’AI generativa venisse adottata su larga scala, l’Italia potrebbe incrementare il proprio Prodotto Interno Lordo (PIL) di 150-170 miliardi di euro all’anno in dieci anni, pari a una crescita dell’8%: è una tra le principali evidenze dello studio condotto da Implement Consulting Group, commissionato da Google.
Secondo lo studio, un ritardo di soli cinque anni nell’adozione potrebbe ridurre la spinta di crescita a solo +2%. La spinta è determinata prevalentemente da un aumento nella produttività della maggior parte dei lavoratori.
Si prevede – evidenzia Google – che l’IA generativa assisterà la maggior parte dei lavori (58%), automatizzando una quota limitata dei compiti e aiutando a creare contenuti (testi, codice e immagini), collaborando con i lavoratori su problemi complessi e contribuendo alla progettazione dei prodotti.
AI generativa, un’opportunità economica per l’Italia
Il 35% dei lavori in Italia rimarrà in gran parte non influenzato dall’intelligenza artificiale generativa, mentre una porzione minore di lavori (pari al 7%) potrebbe potenzialmente vedere più della metà delle proprie mansioni automatizzate dall’AI generativa. Tuttavia, nell’economia alimentata dall’AI si prevede che emergeranno nuovi posti di lavoro, che andranno a sostituire quelli persi a causa dell’automazione.
Analizzando l’impatto per settori, lo studio di Google evidenzia che il ruolo complementare dell’AI generativa è prevalente nella maggior parte dei settori. Si prevede cioè che la maggior parte delle professioni sarà integrata dall’AI generativa, utilizzata per aumentare le capacità umane e quindi incrementare la produttività. Il potenziale economico è particolarmente elevato nei settori ad alta intensità di conoscenza. Ad esempio, nell’ambito dell’ICT e delle attività professionali e scientifiche si prevede che l’AI generativa andrà a integrare quasi l’80% dei lavori.
“Sono dati importanti, che ci dicono che il momento è adesso”, ha dichiarato Melissa Ferretti Peretti, Country Manager e VP, Google Italy. “Stiamo assistendo contemporaneamente allo sviluppo di questa tecnologia e alla sua democratizzazione: se fino a poco tempo fa le tecnologie di AI erano accessibili solo a poche imprese in grado di affrontare enormi investimenti infrastrutturali e di ricerca e sviluppo, oggi non è più così, perché i sistemi di intelligenza artificiale sono a disposizione di qualsiasi impresa. Ma per poter sfruttare il potenziale fortemente trasformativo dell’AI per il sistema economico italiano, sono necessarie visione strategica e competenze. Solo in questo modo le persone saranno in grado di adottare e utilizzare questa tecnologia in modo efficace.”
L’iniziativa Google IA per il Made in Italy
Per affiancare le PMI italiane nel loro percorso di scoperta dei benefici dell’AI, quest’anno Google ha avviato il progetto ‘IA per il Made in Italy’ che – attraverso risorse, consulenze personalizzate e corsi di formazione senza costi – vuole accompagnare le aziende verso un’integrazione efficace dell’AI nelle proprie attività. Il progetto si focalizza in particolare su quattro settori chiave del Made in Italy: metalmeccanico, abbigliamento, arredamento e agroalimentare.
“IA per il Made in Italy” si sviluppa online sul sito dedicato e sul territorio, con l’organizzazione di spazi interattivi. Il progetto offre strumenti, consulenze specializzate con figure esperte per fornire agli imprenditori gli strumenti necessari per comprendere appieno il potenziale dell’AI, e attività di formazione aperte a tutti per acquisire nuove competenze digitali. Tutte le risorse sono disponibili senza costi. Maggiori informazioni sono disponibili sul blog Google Italy.
Il ruolo di Google.org per la formazione all’AI
Perché il potenziale trasformativo dell’AI non abbia un impatto negativo su quei lavoratori che svolgono ruoli che rischiano di essere automatizzati, è importante avviare da subito un processo di formazione e riqualificazione. Proprio in questo contesto si inserisce l’intervento di Google.org, il braccio filantropico di Google, che stanzierà un nuovo grant di 1,5 milioni di euro all’impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale. Questa nuova donazione permetterà di avviare un bando per formare persone in situazione di difficoltà e vulnerabilità, offrendo loro l’opportunità di acquisire competenze preziose nell’ambito dell’AI in settori specifici del Made in Italy, facilitandone l’inserimento nel tessuto economico locale.
Inoltre, il Center for Public Impact fornirà formazione e risorse finanziarie a cinque organizzazioni italiane, con il supporto dell’AI Opportunity Fund: Europe di Google.org, annunciato a inizio anno per un valore complessivo di 15 milioni di euro, di cui fino a 1 milione di euro destinati all’Italia. Coprendo un’ampia area geografica, da Milano a Napoli, Bologna, Bari, Cagliari e oltre, queste organizzazioni offriranno formazione mirata sull’intelligenza artificiale a lavoratori di settori chiave in tutto il Paese.
I beneficiari – Federturismo Confindustria, Fondazione Progetto ARCA / Progetto Mirasole, SheTech ETS, BetterSocial soc. coop. e Associazione di Promozione Sociale La Rotonda – si concentreranno nel supporto a donne nel settore tecnologico e turistico, migranti a rischio di senzatetto, persone con disabilità in cerca di lavoro e giovani che incontrano ostacoli nell’accesso a un impiego di buona qualità. Fornendo a queste categorie competenze essenziali sull’intelligenza artificiale, l’AI Opportunity Fund: Europe vuole rafforzare la resilienza della forza lavoro in diverse regioni d’Italia, dai principali centri urbani alle regioni che presentano disparità economiche.