Nel nostro precedente articolo, abbiamo visto come iniziare a usare Google Bard, l’AI generativa di Google che la società americana ha di recente reso disponibile anche in Italia e in italiano.
Abbiamo visto cosa serve per accedere al servizio di AI generativa, come iniziare una conversazione con l’intelligenza artificiale di Google e come interagire con essa.
Ora, vediamo come esportare una risposta di Google Bard in modo da continuare a utilizzare i contenuti dell’AI generativa in altre app o in altri servizi web.
Dopo esserci collegati al sito bard.google.com e avere eseguito il login con il nostro account Google, come abbiamo visto nel precedente articolo, poniamo dunque la nostra domanda all’intelligenza artificiale.
In calce a ogni risposta dell’AI generativa, Google Bard presenta una riga di controlli per accedere a diverse opzioni.
Un clic sul pulsante Altro (quello a destra, con l’icona con i tre puntini) mostra un menu in cui troviamo l’opzione – oltre che per eventualmente segnalare un problema – per copiare la risposta di Google Bard, in modo da poterla incollare in un’altra applicazione o servizio web, anche se non è disponibile un’integrazione specifica per l’esportazione diretta.
Sulla sinistra nella barra degli strumenti in calce alla risposta, come abbiamo già visto in precedenza, è presente il pulsante Cerca su Google per avviare una ricerca su Google Search di argomenti correlati alla domanda.
Oltre al pulsante Cerca su Google e alle icone con il pollice in su e giù (per segnalare se la risposta va bene o non va bene) è presente il pulsante Condividi ed esporta. Qui sono accessibili alcune funzioni integrate di esportazione diretta.
Possiamo esportare una risposta in Documenti Google e in Gmail. La prima opzione crea un documento Google con la risposta come suo contenuto testuale, e ci consente di aprirlo.
Possiamo aprire il documento in Google Docs anche in un secondo momento: basta accedere a Google Drive e qui troveremo i documenti creati automaticamente da Google Bard, in seguito al nostro comando.
La domanda che abbiamo posto a Google Bard viene usata, in fase di esportazione, come titolo del documento.
Potremo aprire in Documenti Google le risposte di Google Bard per elaborarle ulteriormente: si tratta di una funzionalità molto utile per usare i contenuti generati dall’AI in report, progetti, allegati, proposte e così via.
In modo analogo, selezionando Bozza in Gmail come opzione di esportazione, possiamo farci aiutare dall’AI generativa a comporre un messaggio email.
Con un singolo clic, Google Bard crea una bozza dell’email inserendo nel corpo del messaggio la risposta dell’intelligenza artificiale alla nostra domanda: potremo finire di comporre l’email e inviarla.
Se nel contenuto della risposta di Google Bard c’è una tabella, possiamo esportarla direttamente in Google Fogli.
Nell’angolo in basso a destra della tabella inclusa nella risposta, possiamo infatti notare il link Esporta in Fogli: come per le altre opzioni di esportazione, un clic su di esso fa sì che Google Bard generi un nuovo foglio di lavoro e ci dia la possibilità di aprirlo all’istante in Google Fogli.
Oppure, come per il documento Google Docs, possiamo trovare il foglio di calcolo in Google Drive.