Arrivato anche il via libera dalla Cina. Cambia con effetto immediato il management: nuovo Ceo è il responsabile delle attività di Google nella region Americas.
Ci sono voluti nove mesi, ma alla fine l’accordo è stato finalizzato.
Nove mesi che son serviti per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie non solo dagli organismi regolatori americani, ma anche i nulla osta da parte degli altri mercati sui quali entrambe le aziende operano. E se Usa ed Europa a febbraio avevano rilasciato il loro semaforo verde, il benestare della Cina è arrivato solo in questi giorni.
In ogni caso, da oggi ufficialmente Google ha acquisito Motorola Mobility alle condizioni annunciate lo scorso mese di agosto: 12,5 miliardi di dollari.
Rendendo nota la formalizzazione dell’operazione, Google ha anche annunciato un importante cambiamento al vertiice di Motorola.
Il precedente Ceo, Sanjay Jha, ha dato le dimissioni ed è stato sostituito nell’incarico da Dennis Woodside, manager storico della società di Mountain View, responsabile prima dello sviluppo del mercato Emea e da tre anni della region Americas, dove ha contribuito alla crescita del fatturato da 10,8 a 17,5 miliardi di dollari.
Cruciale, nella valutazione degli asset di Motorola, il numero di brevetti detenuti, fondamentali per arginare l’ondata di cause contro Android, intentate dai nomi più disparati del mercato It sempre sotto l’ombrello della violazione della proprietà intellettuale.
Per ottenere il via libera all’acquisizione, Google ha dovuto impegnarsi non solo a mantenere rapporti di fair competition con Motorola e con gli altri player della telefonia mobile favoritismi per la neoacquisita, ma anche a mantenere Android aperto e gratuito per i prossimi cinque anni.