Google e Apple unite contro il nemico del nord

Chiarito che l’accordo ha Microsoft nel mirino, rimane da comprendere come potrà evolversi l’alleanza.

La presenza del ceo di Google nel board di Apple ha lasciato tutti di stucco
tanto che c’è voluto un po’ prima che apparissero i primi commenti.

Dando per scontato che quella di Eric Schmidt non sarà una
presenza di facciata rimane da capire come potrà evolversi l’alleanza fra la
Mela e il motore di ricerca.




Ben chiaro è invece chi dovrà
preoccuparsi dell’arrivo di Schimidt alla corte di Steve Jobs. Come ha sottolineato la preside della School of Information dell’università di Berkeley in California “Questo accordo ci ricorda che la Silicon Valley ha un nemico comune al nord”. Dove c’è Seattle e la sede di Microsoft
che ha molto da preoccuparsi visto che anche il New York Times sottolinea come
siano molte le possibilità per una strategia comune da parte delle due
società.



Per esempio questa settimana
Google ha annunciato la sua suite per l’ufficio (in realtà la riunione di programmi già noti) che va a cozzare contro Outlook, mentre Apple ha scelto di utilizzare i chip Intel cercando così di incunearsi nel mondo Wintel che ha fino a oggi dominato il mercato.
La nomina del ceo di Google,
inoltre, rafforza le voci che davano vicina un’alleanza fra il motore di ricerca
e iTunes di Apple. Un’unione che non farebbe però piacere ai olossi della musica
che non vedono bene l’affermarsi in posizione dominante di una sola piattaforma
per vendere musica online.




E poi c’è la pubblicità
online

.Avvicinando Apple a Google che ha un ruolo di primo piano nel mondo della pubblicità su Internet, scrive il quotidiano statunitense, Jobs potrebbe muovere i primi passi per posizionare Apple nel mondo convergente dei media e del computing.

Ipotesi un po’ generiche ma che
danno l’idea di cosa possa muoversi dietro la notizia dell’incontro fra la Mela
e il motore di ricerca.


Il paragone più suggestivo è però un altro. Così come Disney
potrebbe essere l’elemento che darà una spinta incredibile al business di Pixar
(l’altra società di Steve Jobs recentemente venduta) la stessa cosa, suggerisce
un imprenditore della Silicon Valley, potrebbe succedere per Google con
Apple.
Il come questo potrebbe avvenire resta ancora tutto da capire.

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