Google Goggles diventa più bravo

Nella release 1.8, l’applicazione diviene più abile nell’analizzare in tempo reale ciò che viene inquadrato con la fotocamera dello smartphone.

Annunciato per la prima volta nel mese di ottobre 2010, Google Goggles è un progetto che inizialmente non ha riscosso un grande successo ma che, via a via, sta conquistando il favore dell’utenza. Goggles è un’applicazione concepita per i dispositivi mobili che consente di reperire agilmente informazioni sul web a partire dagli elementi acquisiti mediante l’uso della fotocamera in dotazione sullo smartphone. Scattando una foto ad un testo, utilizzando un telefono a cuore Android, Goggles (termine che, in inglese, fa riferimento ai comuni occhiali di protezione da lavoro) identificherà le parole e provvederà ad attivare, ad esempio, una funzione di traduzione automatica. Ricorrendo ad un apposito tasto, si potrà evidenziare l’area del testo d’interesse e la lingua in cui si desidera tradurre il testo.

L’innovativa applicazione di Google è capace di riconoscere monumenti e paesaggi, opere artistiche, etichette di vini, loghi aziendali oltre alle informazioni contenute nei biglietti da visita. Effettuando una comparazione con le risorse indicizzate dal motore di ricerca di Google (con particolare riferimento a Google Images), Goggles è in grado di visualizzare sul display del telefonino, informazioni utili che riguardano l’oggetto fotografato.

Capace di scansionare i codici QR, Goggles può automaticamente aprire pagine web a partire dalle informazioni presenti in tali elementi oppure inserire nuovi dettagli nella rubrica personale. Acronimo di “Quick Response”, i “QR code” sono una tecnologia – oggi sempre più in voga – che può essere sfruttata da tutti i possessori di telefonini dotati di fotocamera e connessione Internet. I “QR code”, infatti, sono dei codici a barre bidimensionali composti da moduli di colore nero disposti all’interno di un riquadro. Attraverso una particolare specifica, i codici QR possono essere sfruttati per conservare informazioni, “decodificabili” immediatamente utilizzando un telefonino od uno smartphone dotato di un software “ad hoc”. All’interno dei “QR code” possono essere salvati link ipertestuali o semplici testi: in questo modo, in mobilità, ad esempio, si potranno ottenere rapidamente informazioni utili o collegarsi ad una specifica pagina web.

Scaricabile da Google Play (ved. questa pagina), Goggles ha appena subìto un importante aggiornamento.
Goggles 1.8, infatti, ottimizza la modalità di scansione continua: l’applicazione diviene adesso molto più abile nell’analizzare ciò che viene inquadrato, in tempo reale, con la fotocamera dello smartphone; riesce a rilevare ed elaborare molto più rapidamente i codici a barre nella modalità continua e provvede a compilare una sorta di “cronologia” degli elementi via a via riconosciuti.

Compatibile con i telefoni che montano la versione di Android 2.2 o seguenti, Google consente l’impiego della modalità di scansione continua solo sugli smartphone basati su Android 2.3 o successive.

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