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Google lancia Allo, Edward Snowden dice no

Se nelle scorse settimane Google aveva posto forte l’accento sul rilascio di Duo, applicazione per le videochiamate rilasciata il giorno di Ferragosto, ora è il momento di Allo, un assistant in grado non solo di gestire la messaggistica instantanea, ma soprattutto di raccogliere informazioni e inviare notifiche, aggiornamenti e risposte, basandosi su Google on Tap, in italiano Now Ovunque.
Allo, attualmente in distribuzione nei diversi Paesi e prossimamente disponibile anche per dispositivi iOS, viene definita applicazione di “smart messaging”, destinata a migliorare mano a mano che l’utente ne fa uso.

Uno sguardo alle funzioni di Google Allo

logo_alloAd esempio Google Allo dispone di una funzione Smart Reply che consente di rispondere ai messaggi con un semplice tap sullo schermo, senza dover aprire l’applicazione dedicata e soprattutto proponendo risposte preconfigurate, che si adattano allo stile di conversazione dell’utente.
La App consente un alto livello di personalizzazione anche di foto, emoji e sticker, ma soprattutto si configura come vero e proprio personal assistant che abilita le attività conversazionali con Google, consentendo di fare domande e svolgere attività direttamente all’interno della chat. È sufficiente scrivere @google nel corso della chat per attivare le funzionalità: per pianificare un’uscita con gli amici non serve più lasciare la conversazione per effettuare una ricerca e poi attivare il calendario.

L’assistant per ora in inglese

L’assistant è in grado di dare risposte in merito a notizie, informazioni sul traffico, sul tempo o su altri soggetti di interesse, ma soprattutto è in grado di aggiornare l’utente senza che questi debba riproporre il quesito.
In questo caso gli utenti italiani devono avere un po’ più di pazienza: nella prima release l’assistant parla solo inglese.

Google garantisce che le chat sono cifrate, grazie all’implementazione della tecnologia Transport Layer Security, ma per volesse un livello di sicurezza in più è prevista una modalità Incognito con cifratura end-to-end e cancellazione dei messaggi a tempo.

Snowden preoccupato per la sicurezza

Snowden NsaTuttavia, proprio gli aspetti legati alla privacy sono quelli che maggiormente preoccupano Edward Snowden, che in queste ore ha messo in guarda rispetto all’utilizzo della App, poiché consente a Google di leggere tutti i messaggi scambiati tra gli utenti.
In effetti, l’intelligenza del sistema, che autoapprende, come abbiamo scritto, risiede in un robot che legge e analizza tutto quanto avviene nelle conversazioni.
E poi, sono sempre le considerazioni di Snowden, chi esclude che Google non possa un domani utilizzare gli stessi dati conservati nei suoi server per attività di advertising personalizzato?

È vero anche che la conservazione dei dati pone Google in una posizione di inattaccabilità dal punto di vista legale, dal momento che sarebbe in grado di rispondere a eventuali richieste della magistratura, cosa che non accade con app come iMessage o WhatsApp che non sono in grado di trasferire informazioni sulle conversazioni avvenute qualora le autorità ne facciano richiesta.
Don’t use Allo”, è la secca raccomandazione di Snowden.

Da parte di Google c’è però già la risposta che doverosamente riportiamo: “Tutti i messaggi in Allo sono crittografati e i messaggi in modalità Incognito sono E2EE, quindi niente viene archiviato/salvato. Quindi, se un utente cancella una conversazione, questa viene cancellata allo stesso modo dai server Google“.

snowden on allo

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