In un momento di grande impiego di questo servizio per le riunioni video, dovuto al fatto che tanti dipendenti e professionisti stanno proseguendo la propria attività in smart working, la società di Mountain View sta producendo uno sforzo aggiuntivo per potenziare le funzionalità di Google Meet.
Google Meet è incluso in tutte le edizioni di G Suite ed è disponibile per chiunque disponga di un indirizzo email. Se la propria organizzazione non utilizza G Suite, può comunque ottenere la versione business di Meet per il proprio team con la nuova G Suite Essentials, che include, oltre a Meet, anche Drive, Documenti, Fogli, Presentazioni e altro ancora. Tra l’altro, l’iscrizione a G Suite Essentials è gratuita fino al 30 settembre.
Per gli utenti negli Stati Uniti, Google ha di recente annunciato il supporto di Meet su Nest Hub Max per partecipare alle riunioni tramite il display smart.
Lavorare da casa può presentare delle sfide: ad esempio, si potrebbe desiderare di non far vedere agli altri l’ambiente domestico. Nei prossimi mesi, ha informato l’azienda, Google renderà più semplice sfocare lo sfondo o sostituirlo con un’immagine che l’utente potrà scegliere.
Nuove policy di lavoro più flessibili portano al fatto che più persone partecipano individualmente ai meeting aziendali, da casa, e meno dalle sale conferenze. Google Meet è progettato per scalare il supporto ai meeting fino a un massimo di 250 partecipanti o per live stream con 100.000 spettatori all’interno del dominio.
Di recente, Google ha lanciato miglioramenti ai layout che consentono di vedere fino a 16 partecipanti, insieme al contenuto che viene condiviso, simultaneamente. Google sta anche pianificando di aggiungere ulteriori miglioramenti, tra cui la possibilità di visualizzare fino a 49 partecipanti contemporaneamente.
Tra gli altri miglioramenti previsti nella roadmap come in arrivo, per aiutare i team a gestire in modo più efficace riunioni aziendali di grandi dimensioni, ci sono: la funzione di hand raising, che permette di aumentare la partecipazione consentendo alle persone di “alzare la mano” virtualmente quando hanno una domanda da porre o qualcosa da dire; offrire agli organizzatori della riunione un modo semplice per vedere chi ha partecipato al meeting; breakout room, per facilitare la suddivisione di grandi riunioni in gruppi più piccoli; Q&A, per fornire al pubblico un canale per porre domande e ricevere risposte senza interrompere il flusso della conversazione; polling, per coinvolgere i partecipanti con sondaggi in tempo reale; controlli di moderazione aggiuntivi, per dare agli host della riunione controlli addizionali per silenziare, presentare e altro.
Man mano che le organizzazioni si preparano a tornare in ufficio, l’igiene della sala riunioni sarà una priorità assoluta per proteggere i lavoratori, sottolinea Google. Le aziende stanno riconfigurando le grandi sale riunioni in sale più piccole, per supportare le policy di distanziamento sociale: ciò rende ancora più cruciale per i team, che dovranno partecipare alla stessa riunione da sale diverse, disporre di sale riunioni attrezzate per le videoconferenze.
Per esigenze di questo tipo, Google Meet può contare su una gamma completa di hardware, come ad esempio lo starter kit Asus lanciato di recente, che rende più facile equipaggiare le sale riunioni di qualsiasi dimensione con le funzionalità video avanzate di Meet.
Pe ridurre il numero di superfici che un dipendente deve toccare, sempre allo scopo di migliorare l’igiene nelle sale riunioni, nelle prossime settimane il controllo vocale di Hey Google (attualmente in versione beta) per l’hardware Google Meet sarà generalmente disponibile per i kit per le sale riunioni di Asus e Logitech. Ciò consentirà di partecipare e terminare una riunione con semplici comandi vocali.
Jamboard di Google consente ai team di eseguire sessioni di brainstorming creative da laptop, dispositivi mobili o Jamboard fisici. Entro la fine dell’anno, Google porterà l’esperienza della lavagna collaborativa di Jamboard direttamente in Meet. L’integrazione di Jamboard in Meet rende facile partecipare da remoto alle attività di brainstorming, ma consente anche ai dipendenti che stanno tornando in ufficio di operare direttamente dal proprio laptop o dispositivo mobile.