Google Sites è lo strumento della G Suite che consente di creare in modo veloce siti web, senza il bisogno di avere particolari competenze tecniche, di design o di programmazione.
Si tratta di uno strumento indirizzato da Google a un utilizzo aziendale e per team di lavoro. Non certo per la realizzazione di piattaforme complesse e altamente dinamiche di grandi aziende, ma magari per singoli progetti, eventi o dipartimenti, o per contenuti informativi e di documentazione, o per attività di piccole proporzioni.
Sites funziona in modo analogo a Documenti, Fogli o Presentazioni Google, nel senso che consente di collaborare e modificare una bozza di sito con un collega o collaboratore.
Una volta pubblicato, il sito è responsive: è possibile accedervi indifferentemente da dispositivi desktop e mobili.
Inoltre, poiché Sites fa parte di G Suite, si integra perfettamente con altre app per la produttività di Google, ad esempio facilitando l’embed di documenti archiviati in Drive.
Gli ultimi aggiornamenti, ha annunciato Big G, sono progettati in modo da rendere Google Sites uno strumento ancora più robusto per le esigenze delle aziende.
Innanzitutto, Google Sites presenterà una galleria di template per le tipologie di siti più comuni, da cui partire per creare il proprio sito, come si fa ad esempio con Google Doc.
Lo strumento consentirà inoltre alle aziende di aggiungere modelli specifici del dominio alle loro gallerie, come ad esempio template personalizzati per i flussi di lavoro specifici dell’azienda o per le linee guida del brand.
Google sta anche lavorando sull’integrazione di Cloud Search, per consentire alle aziende di portare la potenza della tecnologia di ricerca di Google sul proprio sito, per gli utenti a pagamento di G Suite che hanno abilitato questa funzionalità.
È in fase di introduzione su Sites anche la stessa cronologia delle versioni utilizzata in Documenti, Fogli e Presentazioni Google. In questo modo, se si elimina accidentalmente una pagina o si desidera sapere chi ha apportato una modifica, è sufficiente ripristinare una versione precedente o visualizzare un log delle modifiche nella version history.
Google sta poi rendendo più semplice la revisione delle modifiche apportate a una bozza, prima che queste vengano pubblicate. Le modifiche verranno annotate nel riquadro laterale e sarà presentato anche un raffronto visivo, con, affiancate, la bozza e la versione pubblicata del sito.
Infine, sarà abilitata la funzione per inviare all’owner del sito un commento di feedback o una richiesta, senza dover lasciare la pagina.
Maggiori informazioni sono disponibili nel centro didattico online della G Suite.