Nel corso dell’ultimo anno Google Workspace si è rapidamente evoluto per soddisfare le esigenze degli utenti che stanno affrontando le nuove sfide del lavoro remoto e ibrido, ha messo in evidenza la società di Mountain View.
Dal su lancio, l’adozione si è ampiamente diffusa: Google parla di 4,8 miliardi di applicazioni installate in Google Workspace fino ad oggi, oltre 5.300 app pubbliche nel Marketplace e più di tre miliardi di utenti.
In occasione di Google Cloud Next ’21, arrivano ora nuovi miglioramenti e aggiornamenti per la piattaforma Google Workspace: in vari ambiti, tra cui produttività, collaborazione e sicurezza.
Innanzitutto, Google ha annunciato il rilascio di una nuova integrazione di Jira per Google Chat e Spaces. Questa integrazione permette agli utenti di creare rapidamente nuovi ticket, vedere anteprime attivabili e monitorare i problemi mentre arrivano, nello spazio di lavoro che stanno già utilizzando per la collaborazione.
Per supportare i lavoratori frontline e i team It, Big G punta poi ad accrescere la flessibilità in Google Workspace integrando la piattaforma di sviluppo no-code AppSheet in Gmail.
Questa nuova integrazione permette a chiunque, indipendentemente dalla sua esperienza di scrittura del codice, di recuperare tempo con applicazioni e automazioni personalizzate e no-code.
L’integrazione tra AppSheet e Gmail consente, ad esempio, di approvare budget e richieste di ferie, aggiornare inventari e sistemi di asset management e molto altro ancora, tutto direttamente nella Inbox.
Importante almeno quanto, se non più delle funzionalità, è la sicurezza. E anche in questo campo ci sono miglioramenti per Google Workspace.
Come primo punto, Google ha annunciato la nuova offerta Work Safer ideata per aiutare le organizzazioni, i loro dipendenti e i partner a collaborare e comunicare in modo sicuro e privato nell’ambiente di lavoro ibrido di oggi.
Work Safer fornirà alle aziende l’accesso a risorse per la sicurezza per email, riunioni e messaggi, documenti e altro ancora. La nuova offerta riunisce le soluzioni cloud-native e zero trust di Google Workspace con altre soluzioni avanzate provenienti da Google e dai suoi partner di cybersecurity, CrowdStrike e Palo Alto Networks.
Sempre in tema di cybersecurity, a giugno Google aveva annunciato che la Client-side encryption (CSE) era disponibile in beta per Drive, Docs, Sheets e Slides. Ora la società californiana sta portando CSE in Google Meet, per offrire ai clienti il controllo completo sulle chiavi di crittografia e aiutarli a soddisfare i requisiti di sovranità e conformità dei dati.
Google ha anche annunciato la beta delle API Key Access Service Public, che consentono ai clienti di gestire direttamente le loro chiavi di crittografia senza la necessità di un partner terzo.
Anche Data Loss Prevention (DLP) for Chat è ora in beta. Si tratta di una soluzione che aiuta le organizzazioni a proteggere i loro dati e le informazioni sensibili dal finire nelle mani sbagliate, senza impattare sull’esperienza dell’utente finale.
Con DLP for Chat – ha sottolineato Google – è possibile abilitare tutta la potenza della conversazione spontanea tra individui e team, impedendo al contempo che le informazioni sensibili e riservate lascino l’organizzazione.
Sono invece generalmente disponibili le Drive Label, con cui le organizzazioni sono ora in grado di classificare i file archiviati in Drive in base al loro livello di sensibilità. Le etichette si integrano con Google Workspace Data Loss Prevention, rendendo più facile gestire la condivisione esterna, il download e la stampa di file sensibili.
Google sta infine implementando in Workspace ulteriori protezioni per salvaguardare da contenuti e comportamenti abusivi. Se un utente apre un file che la piattaforma ritiene sospetto o pericoloso, mostrerà un avviso per aiutare a proteggere l’utente stesso e la sua organizzazione da malware, phishing e ransomware.
Questa funzionalità di Google Workspace è ora disponibile in Google Docs e sarà presto disponibile per Sheets e Slides.