NetConsulting ha consultato per conto di Ca Technologies 50 grandi realtà italiane e ne ha segmentato l’attitudine al cloud computing.
Una nuova indagine sulla sicurezza nel cloud commissionata da Ca Technologies a NetConsulting ha evidenziato come il 26% delle grandi aziende italiane sia predisposta a un passaggio al cloud, in quanto già dispone degli elementi che abilitano il nuovo paradigma architetturale, come ambienti altamente virtualizzati e soluzioni di sicurezza di Identity & Access Management.
Delle 50 società intervistate, l’86% ha una dimensione superiore ai 1.000 dipendenti, con una quota prevalente, 52%, di organizzazioni con un numero superiore alle 5.000 unità.
Per classificare le aziende in base al grado di maturità di predisposizione al cloud, sono stati considerati due parametri: il grado di adozione delle soluzioni di tecnologie considerate fondamentali per abilitare la realizzazione di un’architettura cloud, come soluzioni per la gestione di identità (come identity management, user e resource provisioning, strong authentication), per il controllo degli accessi (quali Identity Federation, Access Management) e per la protezione dei dati (come data loss prevention); il grado di presenza di sistemi virtualizzati, fondamentali per il cloud.
L’indagine ha fatto emergere quattro tipologie di aziende: ready, intermediate, not secure, not ready, ciascuna delle quali manifesta una condizione di predisposizione (alta, bassa, media o nulla) al cloud.
Il 26% delle aziende analizzate sono classificate ready poiché presentano sia un alto grado di virtualizzazione dei sistemi sia una presenza pressoché assoluta di soluzioni necessarie per l’adozione del cloud in piena sicurezza ed efficienza.
Il 54% è stata classificata come intermediate, poiché mostra una presenza media sia per quanto riguarda l’adozione di soluzioni di sicurezza abilitanti, sia per quanto riguarda il livello di virtualizzazione dei sistemi.
Il 12% del campione è classificato come not secure poiché presenta un alto grado di virtualizzazione cui si accompagna però un grado di adozione di soluzioni abilitanti la sicurezza in area cloud piuttosto basso.
L’8% del campione analizzato emerge come not ready, poiché evidenzia una presenza medio-bassa di soluzioni di sicurezza abilitanti e un basso tasso di virtualizzazione dei sistemi.
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