Bruno Boucq è Senior Vice President South Europe di GTT Communications, operatore globale che fornisce servizi di cloud networking oltre a un portfolio completo di servizi di rete, inclusi Sd Wan, wide area networking, Internet, trasporto e infrastruttura e servizi gestiti.
Manager europeo di lungo corso, che ha maturato esperienze di alto livello (in Unisys e Bt), Boucq è venuto in Italia, a Milano, per portare alla comunità imprenditoriale il messaggio chiaro dell’offerta di networking di Gtt, che fa perno, ci ha detto, su tre asset di base: semplicità, velocità e agilità.
Sembrano slogan, ma non lo sono.
Gtt, ci ha spiegato Boucq, dispone di una rete backbone in fibra proprietaria con capacità globale progettata per offrire una larghezza di banda ad alte prestazioni ovunque garantendo la consegna dei pacchetti end to end e offrendo all’utente la massima qualità di servizio.
In questo modo Gtt mantiene varie rotte in fibra ridondanti e diversificate in oltre 600 point of presence nel mondo, che garantiscono la consegna del traffico con qualità anche nel caso in cui una qualsiasi delle rotte in fibra sia disturbata.
Nata americana, la società ha trovato un degno compendio alla propria forza e modello di business in Interoute, che ha acquisito e ha inserito nel proprio modello di business.
Un’integrazione trasparente: «stesso mercato, stesso business, stessa mentalità» ci ha detto Boucq. Stesso target.
Al momento Gtt guarda alle realtà cosiddette Tier 2 con presenza internazionale. Ma la società punta ancora più in alto.
Ad Amazon, per esempio? «Ci siamo già – ha detto Boucq – siamo uno dei provider che garantiscono alla società di essere continua nella fornitura del servizio a livello mondiale».
Milano, mondo
Quello che Gtt vuol fare, insomma, è fornire servizi di networking globale per le aziende internazionali. E allora cosa fa Gtt a Milano? Che c’entrano le aziende italiane?
«C’entrano eccome – ci ha detto Boucq – Milano è una delle capitali del mondo, perno per molti retailer con attività internazionali. Sta crescendo. Milano e tutto il mercato italiano sono al top per noi».
E cosa chiedono le aziende con presenza internazionale, anche italiane, in questo momento?
«Le Sd Wan – risponde senza esitazioni Boucq – le Wide area network software defined».
Stiamo parlando dunquedi una realtà e non un hype? «Le aziende hanno maturato l’esigenza di disporre di una rete software defined, perchè è l’unica che consente di essere veloci, agili e semplici nelle comunicazioni, avendo garanzia della performance della rete. Lo hanno fatto con diversa gradazione, è chiaro: c’è chi è più maturo e chi lo sta capendo ora. Ma una cosa è certa: le Sd Wan sono nel futuro di tutti noi».
Quello che innesca la necessità di cambiare sono le applicazioni che si spostano al datacenter al cloud. E anche il fatto che le reti mpls tradizionali non sono più adeguate a gestire le applicazioni in cloud.
Ci sono, quindi, aziende che stanno smantellando datacenter interni. Chi sposta le applicazioni in datacenter terzi, come Equinix, data4, o direttamente in cloud come PaaS e SaaS.
Il driver verso Sd Wan è questom e non vuol dire necessariamente ridurre costi.
ll servizio Sd Wan di Gtt sfrutta una rete IP globale Tier 1 di proprietà, che collega le sedi dei clienti in modo sicuro a qualsiasi destinazione Internet o a qualsiasi provider di servizi cloud.
Il servizio, sotto il profilo della qualità, dice Boucq, è una “company mission“, un connotato di base, su cui non c’è nemmeno da discutere: la performance è garantita di default. Tutte le attività, a partire da quelle di migrazione, nelle quali Gtt può agire come prime contractor, sia come fornitore di backup.
Gtt fornisce la rete (che viene continuamente alimentata, con espansione geografica e tecnologica) e integra la rete esistente. Le applicazioni sono in cloud, Gtt si occupa di garantire il modo migliore per raggiungere le applicazioni da ciascuna sede, pagando un canone.
Il provisioning dei servizi avviene da Sofia con 800 persone, con supporto multilingue. La sicurezza è gestita dall sede di Bracknell, nel Regno Unito.
In Italia la società ha 50 persone, suddivise fra Roma e Milano, sotto la guida del Vp Sales Italy Matteo Biancani (proveniente da Interoute), dedicate al customer facing.
I clienti (oltre 240 al momento: significativo è ESA, l’Agenzia spaziale europea) sono service provider ed enterprise (in aumento).
Le implementazioni vengono effettuate dal partner HWG. Per Gtt l’Italia è fisicamente un punto strategico, perché ha cavi che passano nel Mediterraneo e servono a collegare l’Europa.