Con il supporto di Ibm, l’azienda ha introdotto la tecnologia nei processi di tutto lo stabilimento
maggio 2008
L’interesse di Honda Italia per la tecnologia Rfid risale a tre anni fa, quando fu lanciato un progetto mirato a realizzare il tracciamento dei componenti più critici delle sue moto come i cablaggi o le pinze freni.
Quello era un progetto «casalingo, fatto come per gioco» commenta con un pizzico di auto ironia il responsabile Nicola Marrone e si riprometteva semplicemente di tracciare sulla linea di produzione i componenti che arrivavano in “micro-lotti” di 60 pezzi, ciascuno dei quali veniva identificato con un tag Rfid.
I risultati di questo primo esperimento furono positivi tanto che si decise di coinvolgere Ibm per realizzare un sistema di stabilimento che implementasse la tecnologia Rfid, non solo sulle linee di produzione, ma sui processi dell’intero stabilimento.
Come ricorda Marrone, il primo passo del progetto è stata la trasformazione della linea produttiva della Hornet 600, cosa che ha assicurato, in particolare, la tracciabilità dei componenti critici e dell’avanzamento del veicolo sulla linea di montaggio.
Un altro importante risultato è stata l’ottimizzazione dell’approvvigionamento dei materiali sulla linea che, precisa Marrone, viene ora guidato dalle esigenze della linea, seguendo il cosiddetto “pull approach”: si è constatata una riduzione dei tempi necessari a circa un terzo dei precedenti e una riduzione degli scarti del 30% oltre che alla riduzione delle fermate della linea per mancanza di parti.
Oggi il tag identifica ogni moto: viene inizializzato all’inizio della linea di produzione e letto automaticamente a ogni stazione di montaggio in modo da controllare l’avanzamento. Contemporaneamente viene letto anche il tag del microlotto che è associato alla moto in lavorazione.
I dati trasmessi all’applicativo di produzione permettono di avere una visione precisa dell’avanzamento delle lavorazioni e l’elenco dei componenti montati su ciascuna moto.
Il software provvede anche alla ri-pianificazione della produzione in funzione di eventuali scostamenti dal piano originario, mentre un sistema di alert può inviare una segnalazione ai vari livelli di management fino al direttore di stabilimento in funzione della gravità segnalata.
Per il prossimo futuro l’applicazione sarà estesa alle linee di produzione degli scooter targati come l’SH125i/150i e SH300i.