È ormai difficile per chiunque rimanere senza Wi-Fi. Chi viaggia spesso per lavoro, è da tempo abituato a utilizzare il Wi-Fi in stazione o in aeroporto. Ma ormai l’utilizzo è esteso: nei centri commerciali, al ristorante, finanche in spiaggia, come possiamo constatare in questo periodo. L’abitudine di sfruttare le connessioni Wi-Fi pubbliche è sempre più diffusa, oggi più che mai.
Si accede alle reti messe a disposizione degli utenti per accedere ai social o per visualizzare e scaricare contenuti da Internet. Evitando in tal modo di gravare sul proprio piano dati telefonico. Si tratta di un fenomeno in rapida evoluzione, trainato dall’esplosiva proliferazione di dispositivi mobile. Una proliferazione che spingerà le attività commerciali e il settore terziario in generale a investire sempre più in questa tecnologia.
La Wireless Broadband Alliance è un consorzio di aziende e operatori attivi in questo settore. WBA prevede che, entro la fine del 2018, saranno installati oltre 10 milioni di hotspot pubblici in tutto il mondo. Dal settore retail all’hospitality, dalla Sanità agli spazi pubblici. Non assicurare ai propri clienti un servizio di questo tipo significherà, dunque, rinunciare a un’importante opportunità di business.
Il punto di vista di Allnet.Italia
Ma quali sono, dunque, i trend, le opportunità e gli scenari futuri per il mercato dell’Hotspot Wi-Fi? Un interessante e competente punto di vista viene offerto dall’Ing. Alice Masini, Wireless Outdoor BU Manager di Allnet.Italia.
Il presupposto è che “In Italia l’attenzione verso l’Hotspot Wi-Fi As-A-Service è fortemente cresciuta solo negli ultimi due anni”. Secondo Alice Masini, “Oggi assistiamo ad una convergenza verso pochi grandi player che propongono soluzioni regolamentate, protette, di qualità e ad alto valore aggiunto”. Inoltre: “…la crescente attenzione alla cybersecurity e l’entrata in vigore del nuovo GDPR, stanno dando una grande spinta in questo senso, imponendo al fornitore l’utilizzo di stringenti requisiti per il tracciamento degli utenti”.
Si sta affermando un nuovo profilo di utenza sempre più connessa e propensa a usare i device mobile per qualsiasi cosa, anche per lo shopping. Ciò, secondo l’Ing. Masini, fa sì che “l’Hotspot Wi-Fi sia sempre più percepito come un’utility, al pari dell’energia elettrica e dell’acqua corrente. In tal senso, risulta di cruciale importanza per gli esercenti pubblici, in un’ottica anche di fidelizzazione della propria clientela, assicurare al proprio bacino di utenti una rete performante e gratuita a cui potersi connettere, ma di cui, oggi, possono monetizzarne l’investimento attraverso la realizzazione di servizi e campagne marketing personalizzate in base alle abitudini d’acquisto della propria clientela”.
I benefici dell’adozione della tecnologia Wi-Fi
I benefici dell’adozione di questa tecnologia, secondo Alice Masini, sono molteplici sia per l’utente che per il fornitore. Spiega: “…l’Hotspot Wi-Fi è attualmente una tecnologia molto applicata in ambito retail, dove i vari brand la utilizzano per inviare, direttamente al cellulare dell’utente, ad esempio, buoni promozionali o sconti particolari, in linea con le preferenze del singolo”.
Dall’altra parte: “Dal lato utente, questo servizio personalizzato viene percepito come un plus, volto a migliorare la propria Customer Experience all’interno dello specifico store, anche attraverso proposte di near-by, come quelle che si ricevono al centro commerciale quando si transita davanti ad una vetrina, che possono essere di interesse per il consumatore”.
L’Ing. Masini affronta anche il problema dei limiti: “La paura di attacchi hacker e la perdita di informazioni sensibili rappresentano ancora il principale ostacolo alla rapida diffusione del servizio. Si dovrà attendere, in tal senso, un importante cambiamento di mentalità, che avverrà in maniera definitiva con l’arrivo delle future generazioni, più digital oriented”.
E comunque, “il business in questo ambito è ancora in forte evoluzione e, inoltre, i costi delle tecnologie disponibili sul mercato si sono notevolmente abbassati rendendole accessibili ad un numero più ampio di utenti”.
Un quadro per il futuro
L’Ing. Masini conclude: “Ci aspettiamo, dunque, per i prossimi anni, un forte incremento della domanda, sia in termini di varietà di servizi correlati richiesti, che di settori di applicazione. Attualmente, infatti, i maggiori investimenti in questo tipo di infrastrutture sono stati in ambito retail e hospitality, ma si vedono già i primi segnali positivi anche in altri segmenti quali la pubblica amministrazione, gli ospedali ed anche l’industria, che richiederà infrastrutture sempre più performanti in un’ottica di Industry 4.0 per erogare servizi di valore. In ogni caso, il cloud rappresenterà il cuore alla base di ogni sistema”.
Maggiori informazioni su Allnet.Italia sono disponibili sul sito dell’azienda.