Hp-Compaq: i prodotti e i risultati

Molte sovrapposizioni, dicono gli analisti, ma è cosa inevitabile per due aziende che hanno giocato le proprie strategie con l’obiettivo di essere “globali”. E oggi il focus è tutto sui servizi.

Una delle prime preoccupazioni espresse dagli analisti all’annuncio della mega-fusione tra Hp e Compaq riguarda le possibili, anzi, per essere precisi, le esistenti sovrapposizioni tra l’offerta prodotti delle due aziende. Lasciando da parte ogni possibile speculazione, come sempre dannosa in questi casi, cerchiamo di analizzare i punti fermi che ci sono. Quale destino “toccherà” a ciascuna linea di prodotto o persino a ciascun brand è sicuramente cosa impossibile da sapere in questo momento, né lo sarà per parecchi mesi a venire.

Entrambe le aziende coprono con prodotti propri i mercati dei pc, dei server, del networking, dei servizi e della consulenza, mentre, per quanto concerne le posizioni di dominanza, se da un lato è indiscusso il predominio di Hp sul fronte printing, dall’altro Compaq proprio recentemente ha cominciato a mietere consensi in uno dei segmenti a maggiore crescita prevista: quello degli handeheld, con il suo iPaq.

Le maggiori sovrapposizioni, a detta degli analisti, si registrerebbero sul fronte dei pc e dei server di fascia alta, ma sono le stesse società di ricerca a sottolineare come entrambe le aziende hanno linee e brand ampiamente riconosciuti e accettati dalle proprie basi clienti, cosa che renderebbe particolarmente difficile decidere di mandarne qualcuna in phase-out.

Entrambe le aziende negli ultimi anni hanno posto l’accento in modo particolare sui servizi, facendone l’arma vincente per superare l’impasse di un mercato non certo affamato di prodotti, quale quello degli ultimi quarter. In particolare, è proprio intorno ai servizi che si è orientata l’ultima riorganizzazione di Compaq, mentre da parte sua Hp aveva giocato le proprie carte acquisendo lo scorso anno le attività di consulenza di PricewaterhouseCoopers.

È evidente, in questo caso, che il modello di riferimento è ancora una volta Ibm, l’unico tra i grandi produttori a non aver finora annunciato tagli al personale (cosa che hanno invece fatto le dirette rivali Dell e Gateway) per ridurre i costi.

Quanto ai risultati, va sottolineato che l’ultimo trimestre si è chiuso per Hp con un fatturato di 10,1 miliardi di dollari, per Compaq a 8,45 miliardi, laddove Ibm aveva registrato vendite per 21,6 miliardi.

E in Italia? Al momento sono disponibili le cifre dell’ultimo esercizio. Le riportiamo per dare un quadro completo della situazione: Hp Italia ha chiuso a ottobre 2000 con 2.288,9 miliardi di lire, mentre Compaq ha chiuso al 31 dicembre a 2.059 miliardi.

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