Non è ancora detta l’ultima parola sulla fusione più discussa del momento che, però, stando alla maggioranza dei dipendenti della società guidata da Carly Fiornina “s’ha da fare”
Continua la sagra Hp-Compaq.
Dopo il pollice verso degli analisti di mercato, la chiamata in causa
dell’Antitrust – statunitense prima, europeo dopo – e l’ostentata opposizione
degli eredi delle famiglie Hewlett e Packard, sulla fusione del secolo non è
ancora stata detta l’ultima parola.
A quanto pare, però, a favore
dell’acquisizione – del valore di 24 miliardi di dollari -, ora vi sarebbero
circa il 65% dei dipendenti di Hp, recentemente espressisi nel corso di
un’indagine tenutasi all’interno della società all’inizio di gennaio. Solo un
paio di mesi fa, i dipendenti a favore erano stati il 55%. E nonostante meno del 3%
delle azioni della società statunitense siano in mano ai dipendenti, il loro
supporto viene definito da più parti cruciale per la buona riuscita della
fusione, qualora quest’ultima dovesse concretizzarsi.