Comportamento etico fa anche rima con rispetto ambientale. Un caso per tutti, quello di Hewlett-Packard, che è l’emblema della produzione consapevole.
Limpegno nei confronti dellambiente è uno dei principi guida di Hp in Italia e nel mondo, tanto che la casa di Palo Alto è stata fra le prime aziende globali a ottenere la certificazione Iso4001 per tutte le sedi produttive. Punto strategico di Hp è guidare lofferta anche nel campo delle soluzioni tecnologiche sostenibili da un punto di vista ambientale. Unattitudine che non nasce oggi, come ci ha spiegato Maurizio Pio, responsabile ambiente e relazioni istituzionali di Hp, "ma che viene da lontano, in quanto è nei cromosomi della società. Da sempre gestiamo le sedi fisiche curando il basso impatto ambientale in cui si trovano".
In questo contesto, Hp ha creato un programma, "Environment, Health and Safety Management", che identifica gli impatti più significativi e fissa standard da rispettare in tutti i paesi in cui cè una sede Hp, nel rispetto anche degli obblighi derivanti dalla normativa locale. Si parla, quindi, di controllo delle emissioni (per il clima), dei consumi (per lenergia), della pericolosità dei materiali (per la gestione dei rifiuti), del riciclo dei materiali e financo di ampliare lutilizzo di strumenti di videoconferenza, per limitare gli spostamenti di persone, che inducono inquinamento.
Analogamente, Hp ha varato, da alcuni anni (gli albori risalgono al 1992), il programma Dfe (Design for Environment) a cui sottopone la creazione e la costruzione dei prodotti rivolti al mercato. Già nella fase Cad il prodotto di Hp viene concepito con la consapevolezza di ridurre il suo impatto ambientale.
In ogni team di progettazione cè un "product steward" che valuta limpatto del prodotto da più punti di vista. Si va dalleliminazione dei prodotti ignifughi dalla catena di produzione (con la loro sostituzione con polibromurati) alla standardizzazione dei materiali utilizzati, scopo riduzione progressiva delle tipologie, dallutilizzo delle plastiche precolorate in luogo delle vernici alla riduzione del consumo energetico.
"Lo scopo di queste iniziative – ha sottolineato Pio – è far sì che la vita dei prodotti sia più lunga possibile. Il tutto in consonanza, tra laltro, con la direttiva europea Raee, relativa ai rifiuti elettronici". La direttiva, che dovrebbe essere recepita in Italia per agosto, prevede che i produttori saranno responsabili del ritiro a fine vita del prodotto, ovvero dei costi del loro smaltimento. Ecco spiegato, anche prosaicamente, il motivo dellinteresse che manifesta Hp in merito alla costruzione di prodotti dalla lunga vita. Dal punto di vista pratico, i vendor saranno responsabili del ritiro del prodotto, sia presso i punti di raccolta organizzati dai comuni (per quanto riguarda i prodotti di consumo) sia tramite la consegna dellesemplare in disuso presso i punti vendita. Hp, come gli altri produttori, sarà responsabile del riciclo e dello smaltimento. Un prodotto a lunga vita, pertanto, sposta in là e diluisce nel tempo il sostenimento di tali costi e, dallaltro ottiene un bene immateriale come la fedeltà di marca.
Allo scopo Hp, insieme a Electrolux, Sony e Braun Gillette ha costituito lo scorso anno a Parigi la società European Recycling Platform (erp) che sarà il suo punto di riferimento per gli obblighi dettati dalla Raee e utilizzerà dei general contractor esperti in logistica per lo spostamento dei prodotti (Ccr sarà la società per lItalia, Germania, Austria e Polonia).
Hp Planet Partners
Da qualche tempo, poi, Hp ha allattivo Planet Partners, un programma creato per assistere le aziende clienti nel riciclo di apparecchiature per computer, periferiche e materiali di consumo. Tramite il programma, infatti, i clienti possono restituire i prodotti ad Hp, che provvede ad avviarli a un processo di riciclo ambientalmente compatibile. In questo modo, per stare nel campo dei consumabili, le cartucce di stampa delle Laserjet e le cartucce a getto dinchiostro possono essere riciclate e le materie prime derivate vengono utilizzate per realizzare oggetti utili, evitando il deposito in discarica. Una volta ritirate, le cartucce di stampa originali delle stampanti laser Hp vengono trasferite presso uno stabilimento di riciclo con sede in Francia, dove oltre il 98% dei materiali viene riciclato e riutilizzato. Le plastiche, lalluminio e gli altri componenti metallici sono poi impiegati nella produzione di oggetti come bottoni, fili metallici, recinzioni, mentre le particelle di toner residue sono utilizzate per recuperare pigmenti ed energia. Le cartucce a getto dinchiostro vengono inviate in uno stabilimento tedesco, dove, a seconda del modello, vengono separate nei loro componenti e riciclate fino al 90% del loro peso. I riciclabili sono utilizzati per realizzare parti di automobili, filo di rame, piastre dacciaio, le parti che non possono essere riutilizzate (inchiostro, polistirolo e parti composite) sono smaltite sulla base di criteri di ecocompatibilità.
Il servizio Planet Partners prevede la consegna al cliente di speciali contenitori, chiamati Eco-box, da riempire nel tempo con le cartucce di stampa Laserjet e a getto dinchiostro, che Hp ritira senza applicare costi, mentre per i prodotti hardware prevede un contributo da parte del cliente. Per la promozione e la gestione del programma Hp ha realizzato un sito Web, ha attivato un call center dedicato, e ha stampato una brochure che viene data alle aziende per invitarle a partecipare alliniziativa.
Unultima notazione: liniziativa Planet Partners secondo la normativa italiana non può beneficiare del servizio postale per la consegna del materiale da riciclo (ovvero non riguarda ilfronte consumer ed è limitata allambito dazienda), in quanto il decreto Ronchi non ha abilitato le poste alla spedizione di rifiuti. In altri paesi, invece, è possibile stampare da Web unetichetta preaffrancata e mediante una busta contenuta nella confezione al momento dellacquisto del prodotto da riciclare, il consumatore può, a costo zero, recapitare la cartuccia al produttore.