Hp mette le Soa nei centri

A Palo Alto inizia l’era dei servizi per costruire le Service oriented architecture. Tutto ruota in quattro centri mondiali.

Hp ha deciso di espandere il proprio portafoglio si servizi It verso le Service oriented architecture (Soa).


Uday Kumaraswami, responsabile mondiale dei servizi sulle applicazioni enterprise di Hp ha motivato la decisione constatando quanto le Soa siano di aiuto nel superare i vincoli dettati alla gestione aziendale dai sistemi legacy, visti come fonte di farraginosità e di inagilità.


Secondo il manager, i sistemi legacy così come sono attualmente, inibiscono la reale sincronizzazione fra l’It e il business e prelevano troppe risorse per il loro mantenimento.


Il passaggio ai servizi Web e alle Soa, invece, secondo Kumaraswami, consente di rendere più agile e reattiva sia la struttura It, sia l’azienda stessa.


Hp ha già nel proprio pacchetto d’offerta di system management, OpenView, un Soa Manager. Ma da solo non basta. A Palo Alto si sono accorti che per il passaggio alle Soa serve un’attività di tagli o più consulenziale. E allora ha approntato un’offerta di servizi, articolata su sette aree (da esprimersi con una forza di migliaia di specialisti e sfruttando come base i demo center che ha sparsi per il mondo): visione, valutazione, abilitazione, It governance, sviluppo servizi, sviluppo software, gestione complessiva.


Il centro più vicino a noi è quello di Sofia Antipolis, Francia, Cote d’Azur. Altri sono ad Atlanta, Bangalore e Tokio.


Complessivamente, attorno ai quattro centri possono ruotare oltre 5mila specialisti, versati sulle architetture software fondamentali per i servizi Web e le Soa: J2Ee, .Net e le piattaforme middleware opensource.

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