Hp rinnova l’impegno sui server NonStop

Tre annunci testimoniano l’impegno della casa di Palo Alto nella tecnologia fault tolerance e nella piattaforma già di Tandem

27 giugno 2003 Hp ribadisce l’impegno verso l’architettura Hp NonStop Server, già NonStop Himalaya in Compaq e Tandem. A dimostrarlo nuovi accordi con Isv, come Bea Systems e Iona Technologies, e lo sviluppo di un agent OpenView da parte della stessa Hp. Alessandra Iaia, country manager NonStop Server Division (Ned) nell’ambito dell’Enterprise Systems Group di Hp, ha dichiarato al riguardo: «Questi sono solo gli ultimi investimenti che Hp sta svolgendo per lo sviluppo della piattaforma NonStop, proseguendo sul cammino intrapreso da tempo». La Iaia ha citato non solo la roadmap resa nota già ai tempi della fusione con Compaq, ma anche lo sviluppo di sempre nuove soluzioni per approcciare nuovi mercati, oltre quelli in cui i sistemi fault tolerant di Hp sono leader consolidati, quali la finanza e le telecomunicazioni.

Uno dei punti di forza degli Hp NonStop Server, come ha ricordato Carlo Fumagalli, Hp NonStop Server product marketing manager Ned di Hp, risiede nella semplicità intrinseca dell’architettura che consente anche ai clienti di poter mettere le mani sulle macchine. Più precisamente, l’architettura modulare dei server NonStop permette agli utilizzatori di scalare da un piccolo sistema a due processori fino a una configurazione di oltre 4.000 processori, con prestazioni lineari, secondo dati della società statunitense. Le prestazioni elevate, in termini di continuità del servizio (superiore al 99,999%), sono le risposte alle esigenze di applicazioni business critical, ma contemporaneamente non impediscono, a detta dei responsabili Hp confortati da studi indipendenti, di garantire bassi Tco. «Risultati che saranno migliorati con il passaggio a Itanium (previsto per il 2005 secondo la roadmap – ndr)», ha rimarcato Fumagalli.

Come ha sottolineato Luca Selvatici, solutions manager Ned di Hp, l’integrazione con le piattaforme di Bea e Iona permettono alle imprese di utilizzare applicazioni nuove e software già esistente in modo flessibile e semplice, facilitandone la gestione e riducendo i costi legati appunto alle applicazioni. Bea WebLogic Server (Wls), in particolare, risulta ideale, a detta di Selvatici, per rispondere alle esigenze avanzate di un’infrastruttura multilivello, i cui contenuti devono essere accessibili 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana. Se ad Hp l’accordo permette di aprire ancora di più la propria piattaforma, per Bea si tratta della consacrazione con Wls che arriva su macchine fault tolerant di fascia alta.
Grazie all’integrazione del server Orbix Application Server sarà più semplice sviluppare soluzioni basate su J2EE per questa piattaforma su HP NonStop, che si apre così a realtà più sensibili al prezzo delle applicazioni e orientate a Corba.
Il nuovo modulo HP OpenView NonStop Server Management, oltre a rappresentare una conferma nella strategia ZLE (Zero Latency Enterprise) della casa di Palo Alto, consente di integrare molto semplicemente la gestione dei server Hp.

Tra le funzioni spicca la discovery automatica dei nodi, che fornisce una vista logica di tutto l’ambiente NonStop, evidenziando lo stato di ogni oggetto dello stesso. Ricordiamo poi la visualizzazione di eventi e attributi e la capacità di analisi delle attività di pacchetti TCP/IP.

Selvatici ha poi voluto rimarcare gli sforzi di Hp nello sviluppo di soluzioni, che sono fondamentali per la realizzazione dei servizi, vero cuore della strategia NonStop.

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