Huawei ha presentato MateBook D16, nuova workstation portatile con schermo da 16” dotata di caratteristiche che la rendono ideale per l’utilizzo quotidiano lavorativo, così come per la creazione di contenuti multimediali creativi.
Lo abbiamo provato utilizzandolo per un paio di settimane, esplorando a fondo le sue caratteristiche, dapprima come utenti quotidiani, navigando nel web, guardando serie in streaming, facendo videogiochi e così via, per poi analizzare analiticamente le caratteristiche peculiari di questo modello. Questo stesso articolo lo abbiamo scritto direttamente con questo portatile, imparando a conoscere la tastiera e il trackpad, primo punto di contatto con il computer.
Colpisce subito la dimensione della tastiera: si estende da parte a parte e viene completata dal tastierino numerico, non frequente in computer portatili. I tasti hanno una corsa di 1,5mm, rispondono bene anche se premuti non perfettamente in centro, ma danno una sensazione di risposta rallentata che richiede un certo allenamento per poter scrivere a velocità sostenuta. La tastiera è retroilluminata, sufficientemente per permettere una buona digitazione al buio, ma senza risultare tanto forte da poter infastidire; la luce si spegne in automatico quando non viene più utilizzata, rendendo l’esperienza di vedersi un film in streaming più piacevole; si riaccende poi alla prima pressione di un tasto.
Il trackpad è posizionato centrato rispetto alla tastiera escluso il tastierino numerico, rendendolo così non simmetrico rispetto al corpo del computer; a lato presenta ampio spazio per appoggiare i polsi, e risponde molto bene al tocco, anche con più dita. La sua posizione ha però creato un po’ di confusione nella memoria delle mie mani e mi sono trovato a premere erroneamente più volte di quante avrei voluto il tasto destro, complice anche l’essere mancino; la stessa difficoltà non è stata rilevata da persone destrimani.
Il computer dà un’impressione di solidità in un peso di soli 1,7 kg, valore che per un dispositivo con schermo da 16” è estremamente interessante: il corpo è realizzato in un leggero metallo colore Space Gray, un blu-violaceo satinato, caratteristica della serie Huawei MateBook. Il peso è ben bilanciato ed è efficace tanto nell’utilizzo sulla scrivania, quanto appoggiato sulle ginocchia: in queste casistiche di utilizzo abbiamo apprezzato come lo chassis sia rimasto generalmente fresco e come la singola ventola installata al suo interno abbia lavorato sempre in modo estremamente silenzioso.
Il monitor è da 16’’ in formato 16:10 ed è caratterizzato da immagini brillanti e colori vividi anche in diverse situazioni di illuminazione. È certificato dal TÜV Rheinland per la bassa emissione di luce blu, che come è risaputo è colpevole dell’incremento dei valori di melatonina e quindi può rendere più difficile il riposo: una ridotta esposizione aiuta quindi nel prendere sonno in maniera più efficace.
L’audio è integrato nel corpo del computer: non vediamo aperture per le casse vicino alla tastiera, ma le troviamo sotto; il suono esce comunque anche superiormente, passando attraverso la zona poggiapolsi, e questo fa sì che la posizione delle mani sulla tastiera modifichi le frequenze udite, passando da una sonorità cristallina a una più ovattata mentre si digita; la cosa risulta ancora più evidente vista l’asimmetria della tastiera, che fa sì che venga coperta solo una delle due casse dal polso, creando un effetto strano.
I microfoni sono ben quattro e sono posizionati sul bordo anteriore del portatile; questa configurazione fa sì che possano raccogliere molto bene l’audio a 360° a distanze fino a 5 metri in condizioni ideali, permettendo videochiamate anche con più persone che utilizzano lo stesso MateBook in contemporanea. I microfoni sono gestiti da un sistema di cancellazione del rumore basato su intelligenza artificiale, in grado di riconoscere le voci e pulire il rumore di fondo. La nostra esperienza è stata positiva, con videochiamate nitide e sempre intellegibili, caratteristica che di questi tempi è ancora più apprezzata. Il microfono prevede un tasto dedicato sulla tastiera per impostarne il muto senza dover cercare il bottone nell’app di videocomunicazione in uso.
Un tasto equivalente è presente anche per attivare o disattivare la videocamera con immediatezza. Questa è ad alta risoluzione 1080p, con una lente grandangolare capace di 88° di visione; similmente al microfono, è possibile utilizzare questo computer per videoconferenze singole o di gruppo, risultando sempre efficace. La telecamera è integrata da un sistema software basato su intelligenza artificiale pensato proprio per le videochiamate e capace di gestire in autonomia sfondi virtuali indipendenti dall’app utilizzata, di mantenere l’interlocutore sempre al centro dell’inquadratura zoomando sulla sua faccia, e di correggere lo sguardo spostandolo dallo schermo alla telecamera e creando così l’effetto del contatto visivo durante la conversazione. Le immagini sono luminose in ambienti ben illuminati, mentre risultano meno definite in situazioni più buie; funziona solo nel visibile e non integra alcun sensore a infrarossi, non permettendo l’utilizzo della funzionalità di Windows Hello per l’accesso senza password; tuttavia è presente un pratico lettore di impronte digitali nel pulsante di accensione, altrettanto efficace e sicuro.
Molte delle funzionalità di telecamera, microfoni e in genere specifiche del computer sono fornite dal software Huawei PC Manager che viene installato insieme a Windows 11 Home, il sistema operativo incluso. Grazie a questo software tutti i driver vengono mantenuti aggiornati e vengono abilitate le funzionalità tipiche dell’ecosistema Huawei, in particolare quelle definite Super Device dove il computer può collegarsi, grazie a popup automatici e nessuna configurazione specifica, a telefoni, monitor esterni, cuffie ed altri accessori della stessa azienda.
Dal punto di vista hardware il modello che abbiamo provato di Huawei MateBook D16 è quello nella configurazione migliore disponibile all’acquisto: il processore è un Intel Core i7-12700H di dodicesima generazione con 14 core, 6 performanti e 8 per l’utilizzo a risparmio energetico, dotato di scheda grafica Intel Iris Xe.9, 16 GB di memoria RAM e spazio di archiviazione a stato solido da 512 GB; quest’ultimo può essere sostituito dopo l’acquisto con modelli più capienti, operazione che richiede lo smontaggio della base del computer. Lo stesso computer viene venduto anche nella configurazione con processore i5 e la GPU Intel UHD.
Entrambe le varianti presentano due porte USB-C, una delle quali dedicata alla ricarica del computer, una porta USB 3.2 e una USB 2.0, offrendo la possibilità di collegare parecchie periferiche senza dover ricorrere a hub o dongle. Troviamo anche una porta HDMI 2 e una presa minijack per cuffie e microfono. L’alimentatore incluso nella confezione, di tipo USB-C e unico accessorio presente, eroga ben 65 W di potenza, riuscendo a ricaricare la batteria e alimentare numerose periferiche allo stesso tempo. La connettività viene fornita dall’antenna Huawei Metaline compatibili con lo standard Wi-Fi 6: la tecnologia presenta sistemi per la riduzione delle interferenze che migliorano la stabilità del segnale, risultando in una migliore navigazione nelle situazioni in cui la connessione risulta instabile. È presente infine il supporto ai dispositivi Bluetooth 5.1.
La batteria occupa una buona porzione dell’interno del computer ed è capace di erogare 60 Wh; d’altro canto, il computer è dotato di un processore potente e di uno schermo luminoso, che richiedono potenza, rendendo così la durata di una carica completa in un utilizzo medio intorno alle 6 ore; la modalità di risparmio energetico aiuta ad incrementare il tempo prima di una ricarica, ma mostra evidentemente un importante e percepibile calo di performance.
Huawei MateBook D16, nella configurazione i7 con scheda grafica iRISx, viene venduto a un prezzo di listino di 1.299 €; la versione con processore i5 e grafica Intel UHD a soli 999 €; entrambe le configurazioni sono dis