Entrando nel dettaglio della Cloud Survey 2012 si scopre che i CIO ricorrono poco al cloud e dedicando a queste tecnologie un budget ancora piuttosto risicato. L’archiviazione sostitutiva è l’utilizzo più diffuso, seguito da CRM e gestione delle risorse umane.
Le aziende italiane non sono pronte ad investire sul cloud: è questa l’opinione diretta dei nostri CIO.
Dopo la prima analisi generale, Enter the cloud ha rilasciato i dati specificamente provenienti dai Chief information officer.
Solamente il 6% degli interpellati dichiara che la propria azienda investirà oltre il 50% del budget ICT in tecnologie e strategie cloud.
Il 36% impegnerà cifre che variano tra il 10 e il 50% del totale. Inoltre la tendenza principale spinge verso investimenti bassi: il cloud prenderà meno del 10% del budget Ict per ben il 58% degli intervistati.
E-mail e poco più
Come se non bastasse, l’unico settore florido è la posta elettronica. Solo questi servizi, infatti, hanno fatto registrare un’elevata percentuale di impiego, oltre 6/10. In tutti gli altri ambiti messi sotto esame è il no a vincere, anche se la percentuale di indecisi è alta e i valori potrebbero variare molto velocemente.
Nei numeri, l’indagine propone sei aree principali di adozione: conservazione sostitutiva (42%), CRM (48%), gestione risorse umane (37%), Salesforce Automation (27%), posta elettronica (69%) e Unified Communications (35%). L’indice di merito medio fa 43%, non terribile; ma poiché la posta elettronica è ampiamente il servizio più diffuso, scorporandolo la media scende al 37,8%.
Privato e non community
Il modello più approcciato dagli IT manager è il cloud privato. Il 57% di loro, infatti, sceglie infrastrutture e servizi implementati in un contesto aziendale privato, chiuso, in cui gli accessi sono controllati e consentiti solo a personale interno.
Il 14% dei CIO, invece, si affida al cloud pubblico optando per servizi di fornitori esterni. La modalità ibrida è un buon compromesso per il 25% degli intervistati.
Gli amministratori possono scegliere cosa tenere su server pubblici e cosa nelle infrastrutture private.
Solamente il 4% dei CIO sceglie il community cloud, ovvero un sottoinsieme di “nuvole pubbliche” (con servizi condivisi, ndr) pensate e progettate per soddisfare le esigenze di un singolo settore.
L’indagine
La Cloud Survey 2012, lo Stato del Cloud Computing in Italia, è un’indagine realizzata in marzo su tutto il territorio nazionale proposta da Enter the Cloud.
Il sondaggio è stato erogato tramite una DEM a un bacino di Cio e professionisti It su tutto il territorio nazionale. La survey ha ottenuto 1.396 risposte, dalle quali l’organizzazione ha selezionato 124 questionari completamente validi e utilizzabili (71 Cio e 53 professionisti).