Un gruppo d’acquisto che tratta condizioni vantaggiose per i partner con vendor e distributori
La community dei vecchi concessionari Olivetti rivive attraverso Csp la società che è in pratica un gruppo d’acquisto (senza logistica e rivendita dei prodotti ai soci) che tratta per i suoi associati vantaggiose condizioni d’aquisto con vendor e distributori. La società è totalmente indipendente da Olivetti alla quale è legata però da un contratto che le impedisce di avere prodotti in concorrenza con quelli della società di Ivrea, un management totalmente olivettiano e una base di associati fra i quali spiccano anche ex spille d’oro, i concessionari che hanno alle spalle oltre 25 anni di rapporti con Olivetti.
324 soci con 3000 dipendenti che vantano un fatturato superiore a 670 milioni di euro che arriva per il 45% dall’hardware, per il 37,5% dal software e per il 17,5% dalla vendita di accessori sono i dati essenziali di Csp che quest’anno è cresciuta del 13% e in carniere ha accordi con Esprinet, Ricoh, Tecnost Olivetti, Tecnocael, Progetto Elettronica 92 e Gotoweb solo per fare qualche esempio.
Per il prossimo anno, ha sottolineato l’amministratore delegato Gianni Mandriolo, l’obiettivo è di
“Rafforzare la competitività e aumentare il numero dei fornitori”, magari facendo entrare in portfolio anche un accordo sui consumabili.
Csp ottiene da vendor e distributori una percentuale sugli acquisti degli associati che torna indietro ai soci, sotto forma di provvigione dello 0,5% riservata a chi ha effettuato acquisti per almeno duecento milioni di lire. A parte questo i soci, che pagano al massimo quattrocentomila lire per aderire a Csp, non hanno un obbligo minimo di acquisto e non sono vincolati a effettuare i loro acquisti presso le società che hanno un accordo con Csp. La società ha uno statuto particolare secondo il quale il capitale è diviso in 350 quote; questo significa che sono disponibili ancora pochi posti e poi si dovrà modificare lo statuto per accettare nuovi aderenti.