Emc lancia un warning sui risultati del terzo trimestre e contemporaneamente Veritas si vede costretta ad annunciare la dipartita del suo Cfo, reo di aver falsificato il curriculum scolastico.
4 ottobre 2002 Giovedì nero per due grossi nomi sul mercato delle soluzioni di archiviazione. Emc, leader nella produzione di sistemi hardware, ha dovuto ammettere che i risultati finanziari relativi al terzo quarto fiscale saranno peggiori del previsto. Contemporaneamente, il chief financial officer di Veritas, che si occupa invece di software per la gestione dello storage, ha dovuto dimettersi per aver mentito sul proprio curriculum scolastico. I dirigenti Emc parlano di una possibile perdita di due centesimi di dollaro per azione su un fatturato di 1,25 miliardi di dollari, contro il singolo centesimo di dollaro per azione perduto nel trimestre precedente. Le cifre anticipate non comprendono le voci straordinarie di bilancio. La media degli analisti aveva previsto un utile negativo di un centesimo. La conseguenza sarà una ulteriore riduzione del 7% delle forze lavorative, pari a 1.350 persone, che verranno dismesse nel corso dei prossimi due trimestri. Dopo la nuova cura dimagrante, all’inizio del 2003 Emc conterà circa 17mila dipendenti, dopo aver raggiunto i 24.500 nel marzo del 2001. Joe Tucci, presidente e amministratore delegato di Emc, continua a dare la colpa alle avverse condizioni della spesa in information technology, sostenendo che alla fine di settembre si sarebbe addirittura registrato un ulteriore peggioramento. L’imbarazzo in casa Veritas Software riguarda il vicepresidente e Cfo Kenneth Lonchar, dimessosi dopo che si era scoperto che il suo presunto diploma di Mba, ottenuto dalla prestigiosa università di Stanforf, è inesistente. Gary Bloom, Ceo della società ha comunque ammesso il ruolo positivo avuto da Lonchar nella gestione di Veritas e ha sottolineato che il problema con le sue credenziali accademiche non inficia la qualità, trasparenza e accuratezza della contabilità aziendale.
