Numerosi studi italiani e internazionali fotografano la rapida crescita degli utenti che si collegano a larga banda con gli smartphone o con le “chiavette” USB.
In controtendenza nel difficile periodo economico, il Mobile Broadband si sta rivelando uno dei servizi di maggior successo degli ultimi anni in ambito ICT. Anche in Italia, la domanda di chiavette USB per collegarsi a Internet continua a crescere, mentre il parco terminali si va aggiornando verso gli smartphone di nuova generazione e i gestori preparano aggiornamenti tecnologici dell’infrastruttura per aumentare la velocità del download dei dati.
Gli studi che inquadrano lo scenario sono numerosi. A livello mondiale, Ericsson stima che nel 2014 circa 3,4 miliardi di persone avranno accesso al broadband, di cui oltre l’80% sarà composto da sottoscrittori mobili e di questi, l’80% utilizzerà l’evoluzione delle attuali tecnologie mobili GSM/WCDMA, e cioè HSPA e LTE, per connettersi (ricordiamo che HSPA è un’evoluzione dell’UMTS, mentre LTE è la futura generazione delle reti, il 4G). In Italia una ricerca Netconsulting (febbraio 2009) rivela come gli abbonamenti alla banda larga mobile abbiano registrato un incremento del 78% rispetto al 2008 e un’analisi di Idc (febbraio 2009) prevede che nel 2012 gli utenti di servizi di Mobile Broadband in Italia saranno oltre il doppio degli abbonati alla banda larga fissa.
Dati Ericsson dello stesso periodo rivelano inoltre che alla fine del 2008 il mercato del Mobile Broadband in Italia (relativo alle sole schede Internet e ai modem USB) era composto da circa 1.730.000 abbonati, in costante crescita.
Dati Vodafone di maggio parlano di 9,8 milioni di terminali UMTS/HSPA registrati sulla rete italiana del gestore, in crescita del 28% rispetto all’anno precedente: qui si includono non solo le Internet key, ma tutti gli smartphone.
Quanto ai terminali, oggi sono disponibili sul mercato oltre 1.275 dispositivi dotati di tecnologia HSPA tra cellulari, notebook, router wireless e chiavette Usb e si prevede che nel 2011 almeno la metà dei notebook venduti disporranno di moduli HSPA integrati. Proprio in quest’ottica, è nata la “Common Identity for Mobile Broadband (CIMB)”, un’iniziativa patrocinata dalla GSMA (GSM Association) che coinvolge 17 aziende tra vendor di infrastrutture per le telecomunicazioni, operatori mobili e produttori di PC. Il consorzio ha lo scopo di espandere l’eco-sistema del Mobile Broadband ed è finalizzato ad aiutare i consumatori in tutto il mondo a identificare i terminali che abilitano il Mobile Broadband, che saranno contraddistinti da un nome e un marchio grafico comune per l’HSPA e le sue future versioni. Inoltre, sono sempre più numerosi i produttori di che integrano nei notebook moduli a banda larga mobile basati su tecnologia HSPA, quali Lenovo, Dell, Toshiba e LG.
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