Ad oggi, vige la convinzione che i futuri computer quantistici saranno in grado di oltrepassare i limiti della crittografia moderna, esponendo enormi quantità di dati ai cybercriminali: per questo motivo i ricercatori Ibm hanno sviluppato una crittografia “quantum safe”. Il National Institute of Standards and Technology (NIST)degli Stati Uniti ha selezionato 4 schemi crittografici a sicurezza quantistica, tre dei quali sviluppati da crittografi Ibm insieme a partner ed esperti del settore, come nuovi standard crittografici predefiniti a livello industriale. Questa decisione degli Stati Uniti avrà ramificazioni a livello mondiale, per proteggere i dati sensibili in settori quali sanità, finanza, pubblica amministrazione.
Ibm ha dedicato anni alla creazione di un team composto da alcuni dei migliori esperti di crittografia a livello globale per sviluppare schemi e piani che avessero un livello di sicurezza in grado di far fronte anche a minacce generate con l’utilizzo del calcolo quantistico.
Con l’accelerazione dei progressi della tecnologia quantistica, infatti, vedremo il tessuto stesso dell’informatica trasformarsi per rivoluzionare il modo in cui si creano i materiali, si risolvono i complessi problemi logistici e si eseguono le transazioni finanziarie. Una trasformazione che rappresenta però un’estensione anche dei modi e veicoli con cui i cybercriminali possono minacciare la sicurezza delle organizzazioni. Mentre l’informatica quantistica pratica e su larga scala si avvicina sempre più alla realtà, si teme che i dati che oggi sono protetti possano essere persi in futuro.
All’inizio di quest’anno, Ibm ha annunciato un portafoglio dedicato di tecnologie crittografiche e di consulenza Ibm Quantum Safe.