Vorremmo cambiare i vecchi monitor CRT dell’area amministrativa con dei nuovi modelli LCD. Quali sono i parametri più importanti da considerare per l’acquisto? Di seguito sono riportate le principali caratteristiche da tenere in considerazione: …
Vorremmo cambiare i vecchi monitor CRT dell’area amministrativa
con dei nuovi modelli LCD. Quali sono i parametri più importanti da considerare
per l’acquisto?
Di seguito sono riportate le principali caratteristiche da tenere in considerazione:
Tempo di risposta. Con il seguente termine si intende il
tempo (espresso in millisecondi) necessario ad un pixel per cambiare colore
da nero a bianco. Questa caratteristica, al contrario di quanto affermato da
molte società, non è un elemento fondamentale durante l’acquisto
di un monitor LCD: tutti i pannelli di nuova generazione, sviluppati su tecnologia
TN (Twisted Nematic) sono in grado di garantire tempi di risposta molto bassi.
In generale, un tempo di risposta inferiore ai 15 ms è in grado di garantire
una riproduzione dell’immagine con fedeltà, senza presentare l’effetto
“scia”.
Luminosità. Questo parametro deriva dalla potenza
della lampada posteriore utilizzata nel monitor e dalla tecnologia con cui tale
è fabbricato: nell’analisi dei metodi produttivi, è possibile
notare come tutti pannelli TN di ultima generazione presenti sul mercato presentino
una luminosità sufficiente a garantire una corretta visuale dell’area
di lavoro. Spesso, questa caratteristica non viene elencata nella scheda tecnica
del prodotto: per non sbagliare, a valore più alto, corrisponde maggiore
luminosità.
Contrasto. I pannelli LCD, attraverso l’utilizzo dei
cristalli, si limitano a “filtrare” la luce proiettata dalla lampada
posteriore: questo rappresenta un vero e proprio limite della tecnologia che
difficilmente riesce a riprodurre un colore nero intenso. Un rapporto di contrasto
elevato (come 800:1) non è automaticamente indice di un nero intenso,
ma indica solamente il rapporto tra il punto più luminoso e quello più
scuro che il monitor è in grado di raggiungere. Un contrasto di 700:1
è adeguato a tutti i tipi di utilizzo.
Angolo di visuale. È il vero tallone d’Achille
dei pannelli con tecnologia TN: la disposizione dei cristalli a forma di elica,
non consente a tali monitor di mantenere uguale l’immagine guardando da
differenti angolazioni. Per questo motivo nel corso degli anni i produttori
si sono dedicati allo sviluppo di nuove soluzioni come quella IPS (In Plane
Switching) o MVA (Multidomain Vertical Alignment). Tutti i monitor presenti
in commercio raggiungono almeno un angolo di visuale di 160/160 (asse orizzontale
e verticale) che garantisce una buona omogeneità di immagine.
Riproduzione dei colori. Non esiste un parametro che sia
in grado di dare un’indicazione riguardante la capacità di un monitor
nel riprodurre i colori: in questo senso l’unico metodo di valutazione
risulta essere la prova diretta. Molti monitor in commercio, per presentare
un prezzo ancora più competitivo sono in grado di riprodurre realmente
solo 262.000 colori, un collo di bottiglia se paragonati con i 16,7 milioni
che tutte le moderne schede grafiche sono in grado di supportare. I restanti
colori vengono quindi simulati, con una tecnica chiamata FRC (Frame Rate Control),
che alternando in modo molto veloce due colori diversi sullo stesso pixel è
in grado di raggiungere tonalità non supportate nativamente. Molti pannelli
con tecnologia TN sono prodotti con FRC, e nonostante questa tecnica negli ultima
anni sia notevolmente migliorata, non è ancora in grado di competere
con i pannelli IPS.
Connettività. Due sono i collegamenti principali:
DVI o VGA; il primo rappresenta una connessione di tipo digitale, il secondo
invece, analogica. In generale, è difficile notare una differenza dal
punto di vista qualitativo tra i due tipi di connessione e se in alcuni casi
l’utilizzo del DVI risulta fondamentale (nella riproduzione di film in
HD, supporta la protezione HDCP, mentre VGA no), VGA rappresenta comunque una
valida alternativa.