Eccellente il contributo dei pc. Le vendite sono salite del 29,2%. Qualche problema per Vobis e Dsi, mentre nulla si sa della marginalità
I primi dati relativi al 2001 di Tecnodiffusione indicano un anno eccellente per la società pisana che al 31 Dicembre 2001 ha registrato ricavi netti consolidati pari a 319,8 milioni di euro (619,3 miliardi di lire). Il dato include solo parzialmente i ricavi realizzati da Vobis Italia, inseriti nel consolidato del Gruppo a partire da luglio, ed esclude totalmente il contributo fornito da Cms ed e-Club. Confrontati con i ricavi netti consolidati conseguiti nell’esercizio 2000, pari a 181 milioni di euro (350,6 miliardi di lire), i ricavi 2001 evidenziano una crescita del 76,6%.
Prendendo come termne di paragone il vecchio perimetro i ricavi netti consolidati arrivano a 266,3 milioni di euro (515,7 miliardi di lire), il 47,1% in più rispetto ai 181 milioni di euro di fine 2000.
Nulla si sa sulla marginalità che era uno degli obiettivi del management del gruppo pisano. In mercato del pc che si è contrato del 3%, Tecnodiffusione ha messo a segno una ottima performance visto che la vendita di computer è cresciuta del 29,2%. La società ha prodotto e venduto 96.000 pc a proprio marchio, contro le 75.000 unità dell’esercizio precedente. I pc Vobis sono pari a 65.000 unità che significano il 13,9% in meno rispetto al 2000. A livello di Gruppo, includendo pro-forma i pc venduti da Vobis nel corso dell’intero esercizio 2001, le vendite ammontano a 161.900 unità, il 7,6% in più rispetto all’esercizio precedente (150.500 unità).
Considerando i ricavi pro-forma, che includono la performance di Vobis nell’intero esercizio e tengono conto dei risultati conseguiti da Cms ed e-Club nel 2001, ne deriva un risultato pari a 372,6 milioni di euro (721,4 miliardi di lire), ovvero il 106% in più rispetto ai ricavi netti consolidati al 31 Dicembre 2000.
Il risultato però è inferiore al valore previsto da Tecnodiffusione alla fine del terzo trimestre 2001. Qualche mese fa la società aveva dichiarato un fatturato pro forma pari a 413,2 milioni di euro (800 miliardi di lire). Il mancato raggiungimento degli obiettivi è dovuto al rallentamento della crescita del mercato consumer dei pc a dall’altro a un rallentamento della crescita della domanda da parte delle grandi organizzazioni, pubbliche e private e a cause interne al gruppo come il “ritardo nell’avvio della nuova gestione della neoacquisita Vobis, che ha iniziato a mostrare risultati positivi, in linea con i programmi di Tecnodiffusione Italia, soltanto a partire dalla fine dell’ultimo trimestre dell’anno scorso. Sulla performance di Dsi – prosegue una nota dell’azienda – hanno influito gli effetti non prevedibili sia degli eventi dell’11 Settembre, sia del mancato successo della fusione tra Hp e Compaq (principale fornitore di Dsi)”.