Dimension Data ha ingegnerizzato i processi di implementazione della voce e dei dati su Ip e propone un connettore tra l’infrastruttura Cisco e le Active Directory di Microsoft.
Il mercato della telefonia su protocollo Internet sta vivendo un momento d’oro. Sono molte, infatti, le organizzazioni che hanno deciso di implementare centralini e telefoni Ip, spinti soprattutto dalla necessità di ridurre i costi delle comunicazioni intra e interaziendali. Oggi, però, questo non basta.
Le comunicazioni unificate, infatti, iniziano a farsi strada, specie nelle realtà di classe enterprise.
La messaggistica istantanea e il co-browsing sono strumenti che possono favorire concretamente la produttività d’ufficio e molte organizzazioni iniziano a investirci. Ecco perché Dimension Data, società con un passato di system integrator in area networking, oggi punta soprattutto sul mondo delle unified communication.
La realtà sudafricana, che muove un giro d’affari di 4 miliardi di dollari, si rivolge da sempre alle grandi aziende, ai service provider e agli outsourcer con un’offerta che prevede l’integrazione delle diverse reti presenti in azienda e, forte dell’esperienza realizzata sul campo, ha deciso di spingere l’acceleratore sulla collaborazione.
Nessun operatore è, oggi, in grado di offrire una piattaforma unica per la comunicazione di voce e dati e, troppo spesso, gli apparati e le architetture sviluppati dall’uno risultano poco compatibili con l’infrastruttura realizzata dall’altro.
«Ecco come si giustifica il nostro ruolo – esordisce Roberto Fasiani, solutions director di Dimension Data Italia -. Il nostro valore è triplice. Siamo, infatti, in grado di ridurre le incompatibilità tra le diverse architetture, come per accade per Microsoft e Cisco, che sono i vendor con i quali abbiamo un rapporto privilegiato. Inoltre, la nostra metodologia consolidata, frutto di anni di implementazioni, ci ha permesso di ridurre al minimo l’impatto dell’introduzione di queste tecnologie, in virtù di un’industrializzazione spinta dei processi di delivery. Tanto per fare un esempio, siamo noi a stilare il manuale per l’utente dei telefoni Ip di Cisco che implementiamo presso il cliente. Infine, il nostro intervento permette di ridurre i costi di gestione di queste infrastrutture, perché mette l’utente in condizione di centralizzare la configurazione delle postazioni e delle directory telefoniche».
La comunicazione integrata, infatti, non può prescindere dall’unificazione di tutte le directory utenti presenti in azienda, cosa questa che, a detta del manager, è troppo spesso sottovalutata.
Proprio per ovviare a questi problemi, la società ha sviluppato un connettore che permette di velocizzare la gestione delle identità negli ambienti di rete voce/dati, semplificando l’implementazione delle piattaforme di telefonia Ip.
Ipad (Ip Telephony/Active Directory) Connector è un middleware che si interpone tra le Active Directory di Microsoft e Cisco Unified CallManager, sincronizzando gli attributi degli utenti in modo che, ad esempio, se si dovesse cambiare il nome di un utilizzatore, la modifica si propaghi automaticamente all’estensione telefonica.