I dati Sirmi relativi al secodno trimestre dell’anno mostrano un mercato in regresso su quasi tutte le tipologie di prodotti. Crescono a tre cifre i tablet, ma non compensano il rallentamento generale.
Continua a pesare l’assenza della spesa consumer sull’andamento del mercato It italiano.
Lo dimostrano una volta di più i dati Sirmi relativi al comparto client nel secondo trimestre dell’anno.
Secondo la società di analisi, nel suo complesso il fronte client ha chiuso il quarter a 1.421.000 unità, con un calo del 13,7% rispetto al pari periodo dell’anno precedente. Un totale che corrisponde a un giro d’affari di 624,8 milioni di euro, a sua volta in regresso del 10,3% rispetto al 30 giugno 2010.
Registrano un forte calo i desktop, i notebook, i netbook. Un calo pesante, che neppure le lusinghiere performance dei tablet riesce a compensare.
Eppure di tablet se ne sono venduti tanti.
Più dei netbook, ormai scesi a 153.500 unità, con un calo del 57% anno su anno, corrispondente a un giro d’affari di 29,6 milioni di euro, in calod ei 62,1 per cento.
Più dei desktop consumer, scivolati a 109.400 macchine, con un calo 16,7% rispetto al pari periodo dell’anno precedente e corrispondenti a un fatturato di 45,9 milioni, in regresso del 18,6%.
Il totale dei tablet, al 30 giugno scorso, si è attestato infatti sulle 190.000 unità, con un incremento del 154% anno su anno, corrispondente a un giro d’affari di 83,4 milioni di euro, in questo casi un crescita del 144,2%.
Non tiene neppure il fronte dei notebook.
Complessivamente se ne sono venduti 694.500 (-10,2%), per un fatturato di 350,5 milioni di euro (-12,6%), me il calo più pesante lo registra il mondo consumer: le 414.000 unità vendute corrispondono a un calo del 13%, mentre i 168,7 milioni di euro di giro d’affari risultano in regresso del 18,9% rispetto all’anno precedente. Il pronte professionale, se pure ancora in calo, si ferma a un più modesto -5,6% a 280.500 macchine.
Crescono, questo sì, le workstation: 9.400 macchine per 21,3 milioni di euro di giro d’affari.
E crescono anche i thin client: 5.400 macchine per 800.000 euro di fatturato.
Pare però evidente che non si tratta di numeri sufficienti a compensare il calo negli altri segmenti.