La Tv continua però a raccogliere il 51,5% degli investimenti totali. Alla stampa il 39%
In un orrido 2009 per trovare qualche numero positivo e recupera un po’ di ottimismo bisogna venire qui all’edizione milanese dello Iab Forum (Interactive advertising bureau) dove il mondo Internet, sempre più numeroso, festeggia l’anno con una probabile crescita del fatturato del 10,5%.
In realtà adesso siamo al 6% ma Layla Pavone, presidente Iab Italia, è fiduciosa che gli ultimi mesi regalino lo sprint decisivo per raggiungere il target.
Sarebbe un eccellente risultato visto che la Tv lascia sul terreno il 10,2% la radio il 9,4%, la stampa il 21,5% e le affissioni il 13,9%.
La crescita di Internet arriva dal direct marketing che trasferisce il 39% a Internet e si trasforma in direct email marketing, così come fanno i magazine (39%) e la Tv (25%). Spostamenti giustificati dall’audience di Internet che è frequentata da 23 milioni di persone, il 43% della popolazione italiana.
Un pubblico concentrato soprattutto nelle fasce di età fra i 25-34 anni (20%), 35-49 (34%) e con un’eccellente presenza anche delle persone più adulte fra i 50 e i 64 anni (19%).
Tutte queste persone la rete la utilizzano sempre di più e soprattutto con aggeggi differenti rispetto al pc, come per esempio gli smartphone.
Le varie possibilità di accedere alla rete (nonostante le limitazioni al wifi pubblico) fanno aumentare il peso di Internet anche se lo strapotere della Tv rimane intatto. Il 51,5% degli investimenti pubblicitari continua ad andare all’ex tubo catodico, il 38% alla stampa e il 7% a Internet.
Ma il bambino sta crescendo e Layla Pavone ha buon gioco ad augurare alla platea “Che la rete sia con voi”.
C’è già e lo sarà sempre di più.