Con Cims Lab, Big Blue si porta in casa tecnologia che verifica utilizzo e costi dipartimentali dei sistemi virtualizzati.
Ibm ha annunciato l’acquisizione di Cims Lab, società che sviluppa software per il tracciamento dell’utilizzo delle risorse di computing. Il valore finanziario dell’operazione non è stato comunicato.
In particolare, Big Blue intende con questa mossa potenziare i propri servizi di gestione It con funzioni di financial management adatte a operare in ambienti virtualizzati. La tecnologia di Cims Lab, infatti, consente di verificare quanto ogni dipartimento aziendale sfrutta effettivamente le risorse virtualizzate (server, storage, network, sistemi, database, applicazioni), e dunque, quanto a ogni dipartimento bisogna fatturare in termini di spese per l’It.
L’operazione ha tutte le carte per rivelarsi interessante, dato che potrebbe abbattere una delle barriere che attualmente frena l’adozione di ambienti consolidati e virtualizzati: l’impossibilità di attribuire correttamente i costi.
Ibm conta di integrare il software nella gamma Tivoli e di commercializzarlo insieme al proprio Ibm Director.