Avviata a Montpellier una struttura che servirà da supporto per tutte le aziende interessate al nuovo orizzonte tecnologico. Nell’ambito del progetto legato ai computer “autocuranti”, invece, Big Blue ha presentato Enterprise Workload Manager, capace di gestire cluster.
Convinta dell’interesse delle grandi aziende per le tecnologie del grid computing, Ibm ha aperto un centro d’innovazione mondiale, per mostrare che tali tecnologie funzionano davvero. Il primo centro d’innovazione di Ibm, sito a Montpellier, in Francia, mette a disposizione delle aziende hardware, software e competenze. Per fare questo, il costruttore ha scelto il sito di Montpellier dove si trovano, tra l’altro, le catene di produzione di Regatta e un centro dedicato al benchmarking. A quest’attività si dedicano tra le cinque e le dieci persone, un cluster Linux, un p690 e degli xSeries, oltre al software di quattro editori specializzati quali Avaki, Nice, Platform Computing e Unicore.
Un’altra novità di Ibm riguarda la dimostrazione della seconda fase del progetto eLiza, per la costruzione di computer autonomi che possano anticipare i problemi e intervenire su questi senza l’intervento dell’essere umano. Big Blue ha così dimostrato un software chiamato Enterprise Workload Manager, che governa non solo singoli server, ma anche gruppi di macchine, monitorandoli e distribuendo il lavoro tra questi.