Ibm dimostra un grid commerciale

Insieme a T-Systems, Big Blue ha dimostrato il funzionamento di un grid con i propri blade server. Occhi puntati su Sla e QoS.

17 settembre 2003

Ibm, presso i laboratori tedeschi di T-Systems, ha fatto una dimostrazione di ciò che potrebbe essere una struttura di grid da usare a fini commerciali.


A essere coinvolta nella dimostrazione è stata la struttura di Ibm Research europea, con laboratori a Boblingen, che insieme al fornitore di servizi tedesco aveva tempo fa raggiunto un accordo per lo sviluppo di tecnologie abilitanti l’e-business on demand.


Concetto, quello dell’on-demand, ben contenuto in quello di grid, che, per definizione, mette a disposizione, su richiesta, capacità di calcolo.


Però il grid commerciale è differente da quello scientifico: questa è la fondamentale ispirazione che ha mosso Ibm e T-Systems nell’esperimento. Non è tanto un fatto di potenza di calcolo, sostengono le due società, quanto capacità di abilitare l’efficiente utilizzo delle risorse, la gestione automatica del centro dati, il rispetto di Service level agreement e Quality of service e il facile recupero di dati in caso di inconveniente.


La dimostrazione fatta, che ha avuto luogo presso il data center di T-Systems sito a Francoforte, ha messo al centro un server Ibm BladeCenter, con due server di management che hanno fatto girare un middleware creato dall’integrazione di Tivoli Automation con il Globus Grid, cioè il software più diffuso al mondo in ambito grid.


I due primi blade hanno lavorato come file server, distribuendo carichi di lavoro ad altri due blade, mentre un quinto giaceva in attesa di istruzioni nel server e un sesto era pronto a essere inserito da un tavolo di lavoro.


Sono state fatte girare tre applicazioni per valutare le performance di calcolo e, quando è stata lanciata un’applicazione transazionale Web, il secondo blade server centrale è stato scelto automaticamente dal sistema per eseguirla. Nel frattempo, continuava a girare su entrambi i blade centrali un’applicazione a intensa attività di calcolo frattale, che ha richiesto potenza al blade transazionale, violando, di fatto, le impostazioni di Sla e Qos assegnate all’inizio.


Il software di Grid ha immediatamente rilevato la cosa e ha aggiunto un terzo server, che, dato che non era operativo, è stato configurato, anche con l’installazione dell’applicazione Web. Il tutto in automatico e in tre minuti.


Per simulare un crash di sistema è stato rimosso dai tecnici un blade. Il middleware di Grid ha immediatamente rilevato l’incidente e ha copiato le applicazioni su altri due server. Risultato: performance decrescenti, ma applicazioni sempre attive e dati in ordine.


Ibm e T-Systems stanno già pensando di mettere in vendita la soluzione di middleware creata, ma devono ancora lavorare sulla gestione di computer eterogenei e sull’integrazione nel grid di sistemi legacy.

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