Le due aziende rivali hanno dato il via, nel massimo riserbo, a negoziati per consentire l’accesso alle rispettive tecnologie storage attraverso gli scambi di application programming interface.
31 Marzo 2003 Sono coperti dal segreto più assoluto i colloqui in atto fra Ibm e Emc, mirati a raggiungere un accordo sul reciproco scambio delle rispettive tecnologie di storage. Scambio che dovrebbe realizzarsi attraverso un flusso reversibile di interfacce di programmazione applicativa (Api).
Sebbene le comunicazioni delle aziende siano improntate a un rigido “no comment”, l’operazione ricalca il contenuto delle partnership già stipulate da Ibm ed Emc con altri fornitori storage, e in molti ritengono che l’accordo fra i due rivali potrebbe essere raggiunto nel giro di poche settimane. Tale accordo permetterebbe a ogni parte di scrivere software di storage management che possono operare sull’hardware dell’altra azienda (una delle principali caratteristiche degli aggiornamenti del software di gestione per Srm e San, presentato nei giorni scorsi da Ibm, è proprio l’incapacità di attivare alcune operazioni su hardware che non sia marchiato Big Blue), e rappresenterebbe uno degli ultimi scambi di Api a essere portato a termine fra i quattro principali produttori di dischi high-end.
Il mese scorso, Ibm aveva annunciato l’inizio della distribuzione di un’Api Cim-compatibile con la propria apparecchiatura storage high-end Ess Shark: è senza dubbio questa la Api che Big Blue sta offrendo come contropartita per l’accesso all’Api del sistema di storage Symmetrix di Emc. Hewlett-Packard ha già stabilito accordi di scambio di Api con tutti gli altri principali operatori del settore (Emc, Ibm e Hitachi Data Systems, sussidiaria di Hitachi); Emc ed Hitachi hanno raggiunto un simile accordo alcune settimane fa.
L’incentivo a tali operazioni viene dalla crescente attenzione dell’industria verso i software di storage management; attualmente, infatti, gli utenti si dimostrano favorevoli a spendere per un programma che permetta di alleggerire il pesante carico di lavoro richiesto per la gestione di sistemi di archiviazione in continua crescita e sempre più complessi. Da parte loro, i fornitori guardano sono fortemente allettati dalle opportunità di incremento dei margini di profitto che quest’area sta offrendo, a dispetto della stagnazione del segmento hardware.