L’efficienza energetica del datacenter è diventato un elemento differenziante per il business. Lo spiega Cristiano Accorrà di Ibm.

In una ipotetica pagella del miglior datacenter al primo posto c’è la materia della gestione integrata.
Farla bene equivale a prendere il massimo dei voti.

Lo pensa Cristiano Accorrà, Site & Facility Services Offering Manager di Ibm Italia, che fissa proprio come obiettivo finale l’economicità gestionale del datacenter.

Un obiettivo da costruire con un mix che parte dalla leva dei costi e che arriva sul terreno della gestione energetica, toccando temi come il controllo dell’erogazione dell’energia e la dissipazione del calore.

La bolletta energetica, quindi, entra dalla porta principale nel datacenter per stabilire il Roi della struttura.

E per Accorrà l’argomento dell’efficienza energetica assurge a comune denominatore per due figure: il Cio e un sempre più emergente energy manager, che non si deve occupare solamente delle facility mobiliari, ma deve anche contemplare il datacenter.
Tanto che già oggi Ibm prende come riferimento l’energy manager sia per ripensare le strutture, sia per crearne di nuove.

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