Installato presso l’istituto americano un sistema in cluster che assomma 3.300 processori. È il preludio all’uscita delle nuove macchine, attese entro fine anno.
Il National Center of Supercomputing Application (Ncsa) ha iniziato a lavorare sui cluster massivi che uniscono la potenza di 3.300 processori Itanium 2 di Intel. Ibm ha fornito i server che compongono il cluster, dando all’Ncsa centinaia di sistemi a quattro processori. Ibm ha già annunciato quando i propri server Itanium 2, dal nome in codice di Man-of-War, arriveranno sul mercato, ma alcuni analisti affermano che gli utenti potranno vedere i sistemi già per la fine di questo mese. Una portavoce di Ibm ha confermato che l’Ncsa lavorava con i propri server Itanium 2 per la costruzione di un sistema gigante, anche se non ha specificato il nome o la data di sviluppo dei server.
La casa di Armonk baserà i propri server Itanium 2 sullo stesso chipset utilizzato nella linea di macchine xSeries, basate sui processori Intel. Il chipset, dal nome in codice di Summit, permetterà ai clienti di utilizzare sia i processori Xeon sia i processori Itanium 2, nello stesso chassis.