Ibm lancia il software per integrare dati da sorgenti multiple

Gli It manager potranno collegare le informazioni attraverso i loro differenti sistemi, senza la necessità di comprimere i dati in un singolo magazzino elettronico.

13 gennaio 2003 Dovrebbe iniziare verso la fine dell’anno la distribuzione del nuovo software basato sulla struttura Db2 messo a punto da Ibm. Nei piani di Big Blue, il programma dovrebbe facilitare il lavoro dei manager It nel collegamento delle informazioni attraverso differenti sistemi, evitando così di dover forzare l’immagazzinamento dei dati in un singolo archivio. Limitandosi a comunicare solo gli aspetti generali del nuovo sistema, i responsabili di Ibm hanno spiegato che la tecnologia d’integrazione permetterà agli utenti finali l’accesso in tempo reale ai dati ancora più efficacemente di quanto siano in grado di assicurare Db2 e i database della concorrenza.

Utilizzando il linguaggio Xml nativo in Db2, gli utenti potranno accedere ai dati da sorgenti tradizionali come applicazioni o informazioni non strutturate contenute in documenti o messaggi email. Il nuovo software, secondo il direttore dell’integrazione delle informazioni di Ibm, Nelson Mattos, andrà ben oltre l’approccio istituzionale dell’azienda all’integrazione, concepita per fornire l’accesso ai dati senza richiedere agli utenti di spostare l’informazione dalla fonte per riformattarla in una versione compatibile con Db2. Big Blue ha già utilizzato questo metodo per lo sviluppo della tecnologia DiscoveryLink, che permette agli operatori dell’industria scientifica di contattare più database, applicazioni e motori di ricerca con una singola richiesta. Secondo Philip Russom, analista del Giga Information Group, attualmente Ibm è l’unico grande vendor a spingere decisamente sull’idea di questo tipo di database virtuali; uno dei fattori che permettono questo tipo di sviluppo è la capacità di Db2 di indicizzare i dati contenuti in altri archivi. Resta comunque da vedere quali tipi di piattaforme middleware saranno supportati dal nuovo software di integrazione dati di Big Blue, anche se, molto probabilmente, la scelta ricadrà su prodotti “di casa” come WebSphere integration e WebSphere Mq data messaging. Nel frattempo un altro annuncio anima il settore dei database: Bmc Software ha infatti appena lanciato Db2 7 per mainframe e ambienti distribuiti. Più specificamente, la proposta dell’azienda comprende cinque soluzioni di data management Db2 per mainframe e due soluzioni Db2 Udb per sistemi distribuiti. Secondo quanto dichiarato da Bmc, le nuove soluzioni automatizzano i task di gestione dei database fornendo livelli di integrazione più alti e nuove caratteristiche di intelligence che consentono ai Dba di migliorare l’up-time applicativo. Con questa iniziativa si intende confermare la strategia Project Golden Gate, con cui l’azienda, oltre a supportare i clienti, conta di colmare la lacuna tra mainframe e ambienti distribuiti. Bmc Software vuole infatti incrementare la possibilità di ottimizzare le tecnologie in uso per assicurare la disponibilità di dati e applicazioni critici, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata. Le cinque nuove soluzioni di data management Db2 coprono le aree prestazioni, amministrazione e recovery. System Performance for Db2 v2.0 fornisce nuovi componenti di navigazione che offrono un approccio alle prestazioni di sistema orientato ai task. Application Performance for Db2 v2.0 migliora i tempi di risposta delle applicazioni e le prestazioni Db2 complessive, consentendo ai clienti di analizzare gli oggetti indice Db2 per migliorare le prestazioni.

Database Performance for Db2 v1.1 offre ai Dba il miglioramento di prestazioni e disponibilità tramite nuove caratteristiche di automazione che consentono riorganizzazioni live. Database Administration for Db2 v1.2 velocizza il deployment di applicazioni Erp e Crm mediante il supporto di Vldb (very large database). Recovery Management for Db2 v1.1 aggiunge nuove caratteristiche intelligenti che forniscono high availability determinando automaticamente la migliore strategia di recovery. Per quanto riguarda la gestione dati in ambienti distribuiti, Sql-Explorer for Db2 Udb v6.0 integra la messa a punto delle prestazioni Sql con diagnostica e visualizzazione, mentre Sql-BackTrack for Db2 Udb v2.0 minimizza il downtime aumentando la produttività grazie all’aggiunta di capacità di backup e recovery avanzate. Questi ultimi due prodotti saranno disponibili a partire dalla fine di dicembre 2002.

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