Al via nel 2009 un programma per assicurare disponibilità e sicurezza a chi adotta la nuova tecnologia.
Ibm ha annunciato l’introduzione di un programma atto a validare la resilienza, ossia la capacità di fornire sistemi resistenti e capaci di garantire la disponibilità dei servizi, di aziende che forniscono applicazioni in ambiente cloud, in modo tale che gli utenti possano identificare i fornitori più affidabili e sfruttare da subito e in sicurezza i vantaggi offerti dal cloud computing.
Il nuovo programma Ibm “Resilient Cloud Validation” consentirà alle aziende che collaborano con Ibm, rispettando un sistema di benchmarking e validazione della progettazione, di utilizzare il logo “Resilient Cloud” nella vendita dei loro servizi.
Mediante il programma, l’unità Ibm Business Continuity and Resiliency Services, che da 40 anni lavora nel campo dell’eliminazione del tempi di fermo negli ambienti di business, aiuterà i provider di servizi cloud a soddisfare i più elevati standard di tenuta delle infrastrutture.
La Business Continuity and Resiliency Services ha 155 data center nel mondo e offre servizi di consulenza a infrastrutture gestite. I suoi team lavorano per valutare le architetture cloud attuali rispetto alle best practice di resilienza, per identificare, quantificare e prioritizzare lacune e rischi, e fornire assistenza in fase di progettazione e gestione delle infrastrutture.
Il programma “Resilient Cloud” sarà disponibile nei primi mesi del 2009.