Ibm sta allargando le proprie iniziative rivolte al mercato della Web integration anche al continente europeo, una piazza in cui tutte le attività consulenziali e i servizi sono in fortissima crescita. Big Blue ha definito un piano di investimen …
Ibm sta allargando le proprie iniziative rivolte al mercato della Web
integration anche al continente europeo, una piazza in cui tutte le
attività consulenziali e i servizi sono in fortissima crescita. Big
Blue ha definito un piano di investimento da 65 milioni di dollari
nell’arco dei prossimi 18 mesi per rendere disponibile alle aziende
europe specializzate servizi Web il suo programma di supporto mirato
a questa tipologia di clienti, che include i consulenti e le società
che sviluppano siti Internet. Gli investimenti serviranno a formare
personale tecnico, a fornire tecnologie e assistenza e a finanziare
campagne di marketing congiunto, con l’obiettivo di affiancare le Web
company a rispondere meglio alle richieste dei loro clienti. Ibm sta
collaborando con consulenti che hanno aperto o acquisito una sede in
Europa, come Agency.com, MarchFirst e Organic, nonché con una serie
di compagnie "native" tra le quali la finlandese Icon e la londinese
Nettic.
L’iniziativa lanciata lo scorso anno da Ibm è intitolata, per
l’appunto "Web integrator" ed era inizialmente rivolta ai grandi nomi
dell’integrazione, come Razorfish, Scient, iXl Enterprise e Viant.
L’Europa ha risposto con un certo ritardo all’e-business in generale,
ma ormai il numero di imprese che avverte la necessità di
"virtualizzare" una parte del loro business è in costante aumento e
quasi tutte vanno alla ricerca di un consulente preparato in grado di
affiancarle nello sviluppo di una strategia Web, magari su canali
wireless. Molti di questi consulenti provengono direttamente dagli
Usa e sono ovviamente interessati a un mercato che potrebbe valere 25
miliardi di dollari nel 2003.