Nel tentativo di espandere il business del disaster recovery, Big Blue sta per rilasciare un nuovo software e alcuni servizi in grado di monitorare le operazioni di rete. Le novità sono posizionate sotto l’iniziativa eLiza, lanciata dalla casa di Armonk sei mesi fa.
Per cercare di espandere il proprio business di disaster recovery, Ibm lancerà presto un nuovo software e alcuni servizi in grado di monitorare le operazioni di rete. Si tratta di nuovi prodotti posizionati sotto l’iniziativa Project eLiza, lanciata dalla casa di Armonk sei mesi fa. Il Project eLiza è una formula per lo sviluppo di sistemi informatici che possono monitorare se stessi e adattarsi alle situazioni, simile al modo in cui un essere vivente aggiusta automaticamente il proprio respiro o il battito cardiaco a seconda delle condizioni. I nuovi servizi di gestione e-business includono il tracciamento degli step coinvolti in una transazione di business, come l’acquisizione di un ordine: a questo punto il servizio rintraccia il computer coinvolto in ogni parte della transazione. Nel monitoraggio, il nuovo servizio Ibm aiuta i clienti a decidere ciò che occorre sostituire o riparare, in caso di guasto o di spegnimento improvviso del computer.
La divisione di disaster recovery di Ibm ha lavorato molto durante i due mesi passati, fornendo location di backup ai clienti spostati dal World Trade Center e dagli edifici vicini. Un portavoce di Ibm ha sottolineato che i nuovi servizi e il nuovo software erano in via di sviluppo ben prima della tragedia dell’11 settembre, ma le società hanno aumentato solo ora il proprio interesse. Oltre alle novità presentate, Ibm ha rilasciato anche un dispositivo di memorizzazione dei dati e prodotti di networking.