La concorrenza degli operatori di Taiwan e i nuovi scenari di mercato potrebbero portare le due aziende a chiudere una collaborazione che dura da 12 anni.
Toshiba e Ibm hanno reso noto
di essere in trattative circa la chiusura di un accordo ormai in vigore da 12
anni per la produzione congiunta di schermi a cristalli liquidi. La joint
venture, Display Technology, una delle prime a produrre display Tft a colori e
detenuta in quote paritarie dalle due aziende, si trova oggi a fronteggiare la
concorrenza di produttori coreani e taiwanesi.
In considerazione sia dei
cambiamenti intervenuti sul mercato e dei nuovi scenari, portavoce di Toshiba
dichiarano che la decisione più probabile potrebbe essere quella di mettere fine
alla joint venture, anche se nulla è ancora deciso in via definitiva. Non vi
sono invece commenti da parte di Ibm Japan. Va comunque sottolineato che, non
possedendo Ibm alcun altro impianto produttivo per gli schermi Lcd, sarà
inevitabile da parte di Big Blue il ricorso a fornitori dell’Estremo Oriente. Da
parte sua, invece, Toshiba potrebbe concentrarsi su un segmento a più alta
redditività, rappresentato dagli schermi compatti utilizzati nei dispositivi
portatili.
E sono sempre portavoce Toshiba che spiegano come l’azienda stia
spostando la propria attenzione da prodotti commodity a prodotti più piccoli,
indirizzati a mercati emergenti. Nessuno tace che il mercato cui l’azienda
giapponese guarda sia quello legato alla terza generazione di servizi di
telefonia mobile, che richiederanno schermi in grado di visualizzare immagini in
movimento. Una tale riconversione degli impianti produttivi comporta però
ingenti investimenti: nessun portavoce ha però confermato le voci secondo cui
Toshiba potrebbe investire fino a 5 miliardi di yen per questa operazione.