A colloquio con Mauro Zerbini, amministratore delegato di Internet Bookshop: i libri elettronici, gli e-reader, il regime fiscale.
La dimostrazione che il tempo degli eBook è finalmente maturo arriva da questa prima giornata del salone del Libro di Torino.
Sono pronti a partire con un’offerta eBook il Gruppo Messaggeri,e Rcs, Feltrinelli e Mondadori promette il suo esordio in autunno.
E poi c’è Ibs, che proprio in queste ore sta lanciando la sua prima sezione dedicata ai libri elettronici, con la promessa di raggiungere i 2.000 titoli in italiano entro il mese di giugno.
”Sono molto ottimista – dichiara Mauro Zerbini, amministratore delegato di Internet Bookshop –. Ora ci sono le condizioni perché il mercato possa partire”.
Le condizioni sono gli editori pronti con i loro cataloghi in italiano e la disponibilità di eReader da parte dei più importanti player del mondo dell’elettronica di consumo.
E gli altri sono i player che Ibs intende introdurre nel proprio listino.
Si parte con Samsung, ma la casa coreana non sarà la sola, anche se Zerbini preferisce non rovinare l’effetto sorpresa delle prossime settimane.
Parimenti non si rovina l’effetto sorpesa parlando degli editori a catalogo. Si parte con Giunti, Touring, con Il Leone verde, per arrivare a una quindicina di editori in breve tempo. Da oggi in poi, però, le aspettative sono nell’ordine delle centinaia di titoli nuovi alla settimana.
Il catalogo di Ibs includerà titoli in formato ePub e Pdf, venduti con o senza sistemi di protezione (DRM) a seconda dei titoli e delle scelte da parte degli editori.
Così come le scelte degli editori saranno centrali quando si parla di pricing.
”Sono sempre stato contrario alla formula dei 9.99 dollari senza distinzione – incalza Zerbini – . Non tutti i libri hanno lo stesso valore, che deve essere determinato in base alla novità del testo, alla sua lunghezza, o ad altri parametri che spetta all’editore stabilire. Ragionevolmente, possiamo parlare di ribassi di circa il 30% rispetto al prezzo di copertina del cartaceo”.
C’è però un elemento che Zerbini lamenta non venga mai preso in considerazione: ”Quando si parla di libri elettronici, si trascura il fatto che sul prodotto digitale si applica l’Iva al 20%, così come accade con tutti i prodotti digitali, considerati dalla nostra legislazione dei servizi. Il libro cartaceo, invece, gode di una tassazione al 4% assolta in origine. Questo significa che quando si applica una riduzione del 30% rispetto al prezzo di copertina del libro, il vantaggio per l’utente finale è invece più elevato”.