Nessuna ripresa, nemmeno nel periodo natalizio. E le società di ricerca cominciano a rivedere i dati rilasciati lo scorso mese di giugno
9 settembre 2002 Idc rilegge al ribasso le previsioni di vendita sui pc relative all’anno in corso e al prossimo, a causa del continuo rallentamento della domanda sia da parte del mercato consumer sia da parte delle medie e grandi aziende. Il mercato dei pc, dunque, nel corso del 2002 si attesterà sui 135,5 milioni di unità, con una crescita dell’1,1%, al di sotto del già conservativo 4,7% previsto lo scorso mese di giugno. Per il prossimo anno, la società parla di una crescita dell’8,4 a 147 milioni di unità, in ogni caso al di sotto del +11% precedentemente stimato.
Oltre alla conferma dei mancati investimenti da parte dei due segmenti di mercato sopra citati, le analisi di Idc rivelano che né il nuovo Windows né le nuove memorie sono riusciti a trasformarsi in driver per gli acquisti. Le funzionalità esistenti considerate obsolete dall’industria sembrano invece continuare a soddisfare gli utenti, tanto che non vi è segno di una particolare ripresa nel periodo natalizio. Gli unici a investire sono le piccole imprese e il settore pubblico, che da soli non riescono però a compensare i rallentamenti da parte degli altri comparti.
E conferme circa l’andamento non soddisfacente del mercato pc vengono dagli stessi produttori: Hp dichiara un calo del 19% nelle vendite della divisione pc nel corso del terzo trimestre dell’esercizio in corso, mentre Intel annuncia di non aspettarsi una ripresa nel corso del periodo natalizio.
Per quanto riguarda invece le merceologie, secondo Idc le vendite di pc desktop dovrebbero subire un calo dell’1,6%, mentre i notebook potrebbero mettere a segno una crescita di poco superiore al 10%. I server a base Intel, infine, dovrebbero crescere del 5,2%.