Man mano che l’informatica diventa sempre più integrata nel mondo reale, il mondo reale viene integrato nell’informatica: in sintesi, è proprio questo Microsoft Mesh, che Microsoft sta integrando in Teams.
Microsoft Mesh è una piattaforma di metaverso che abilita presenze ed esperienze condivise da qualsiasi luogo e su qualsiasi dispositivo, tramite applicazioni di realtà mista.
Microsoft sta prendendo questo tipo di esperienza e la sta implementando in ambito collaborativo, incorporando Mesh proprio in Teams.
Al fine di ricreare, in questo periodo di lavoro ibrido e remoto, molto – afferma Microsoft, forse sarebbe meglio dire qualcosa – di ciò che apprezziamo dello stare insieme ed estendendo la produttività oltre ciò che era possibile in precedenza.
Mesh per Microsoft Teams introduce una nuova generazione di riunioni bidimensionali (2D) e tridimensionali (3D).
Questa funzione – il cui roll-out partirà nel 2022 – combina le funzionalità di mixed reality di Microsoft Mesh, che permette a persone in diversi luoghi fisici di unirsi a esperienze olografiche collaborative e condivise, con gli strumenti di produttività di Microsoft Teams, che consentono di partecipare a meeting virtuali, inviare messaggi chat, collaborare su documenti condivisi e altro ancora.
Mesh for Teams si basa su funzionalità esistenti di Teams come le modalità Together e Presenter che rendono le riunioni remote e ibride più collaborative e coinvolgenti.
Inoltre – ha sottolineato Microsoft – chiunque sarà in grado di accedere a Mesh for Teams, da smartphone e laptop standard così come da headset di mixed reality. Questa funzione è progettata per rendere le riunioni online più personali, coinvolgenti e divertenti.
Ed è anche – mette in evidenza la società di Redmond – una porta d’accesso al metaverso: un mondo digitale persistente che è abitato da gemelli digitali di persone, luoghi e cose.
Microsoft descrive il metaverso come una nuova versione – o una nuova visione – di Internet, dove gli utenti si riuniscono per comunicare, collaborare e condividere con una presenza virtuale personale su e da qualsiasi dispositivo.
Come primo passo, gli utenti di Microsoft Mesh for Teams possono partecipare a un meeting standard di Teams come un avatar personalizzato di se stessi invece che con un’immagine statica o in video.
Le organizzazioni potrebbero anche costruire degli spazi immersivi, dei metaversi all’interno di Teams. Gli utenti di Mesh for Teams possono poi portare i loro avatar in questi spazi per collaborare a progetti e sperimentare quegli incontri casuali che possono innescare nuove idee e innovazione.
Microsoft Mesh for Teams uscirà con una serie di spazi immersivi pre-costruiti per supportare una varietà di contesti, dalle riunioni ai social mixer. Nel corso del tempo, ha affermato Microsoft, le organizzazioni saranno in grado di costruire spazi immersivi personalizzati e fare il deployment in Teams.
Secondo Microsoft gli spazi immersivi diventeranno uno dei molti modi in cui le persone comunicano e collaborano, aggiungendosi alle riunioni di persona, alle chat, alle email e alle videochiamate.
Quando Mesh for Teams comincerà il roll-out in anteprima nella prima metà del 2022, gli utenti avranno una varietà di opzioni tra cui scegliere per creare e partecipare a una riunione di Teams come avatar unico e personalizzato. Gli altri partecipanti potranno essere rappresentati anch’essi da avatar, oppure mostrarsi in video o usare un’immagine statica o una bubble con le iniziali.
L’esperienza – nella vision di Microsoft – continuerà ad evolvere nel tempo man mano che la tecnologia dei sensori migliorerà sui dispositivi, dai telefoni agli headset di realtà virtuale, dai computer portatili con un solo microfono a un HoloLens con sei microfoni e sedici telecamere.
Qualunque sia il dispositivo, la tecnologia di realtà mista darà ad ogni utente un avatar in grado di fornire un senso di presenza e che possa rappresentarlo in modo espressivo quando non vuole essere ripreso dalla telecamera.
Mesh era stato annunciato a marzo e gli scenari per questa tecnologia originariamente si rivolgevano a persone che lavorano con modelli fisici 3D di qualsiasi cosa, da biciclette e mobili di fascia alta a nuovi motori o stadi sportivi.
Questi spazi immersivi abilitati da Mesh permettono a designer e ingegneri, studenti e insegnanti, di collaborare e iterare indipendentemente dalla loro posizione fisica.
Ora, con Microsoft Mesh for Teams, l’applicazione di questa tecnologia si sposta alla team collaboration in ogni settore e il target si espande ai knowledge worker.