Apple va alla ricerca di nuovi mercati e con i Solution Expert va alla ricerca di operatori professionali specializzati nel video che ancora non utilizzano strumenti Apple
Apple Solution Expert. Al massimo entro la fine dell’anno sono queste le nuove figure che, a livello europeo, arricchiranno il canale della società della Mela. Focalizzata su operatori che lavorano soprattutto nel mercato video, la nuova certificazione vuole essere “un segnale di identificazione e riconoscimento di rivenditori, consulenti e per chi opera nel campo della formazione” come spiega Riccardo Paolillo, pro channel sales manager di Apple.
La nuova qualifica riguarda soltanto l’ambito professionale e punta ad attirare nell’orbita della Mela gli operatori specializzati nel video che ancora non utilizzano strumenti Apple o che svolgono anche un’attività di tipo consulenziale richiesta da questo tipo di mercato. Dettagli in più Paolillo non se li lascia sfuggire, ma sottolinea che in questo modo Apple va alla ricerca di nuovi mercati. Tutto si collega nella strategia di Apple, che vede iBook, iMac e G4 al centro di un universo digitale contornato da prodotti propri come il lettore di Mp3 iPod e da quelli di altre società.
Ma in un mercato ostile dove il brand Apple è pur sempre una nicchia, tutto questo deve essere spiegato, fatto toccare con mano all’utente finale o all’utilizzatore professionale. Per questo nel consumer l’input è di entrare nelle catene retail con corner dove personale specializzato descrive le meraviglie della Mela. Mondadori Informatica, Mediaworld, Saturn, Eldo e molti altri nomi ospitano (probabilmente a caro prezzo) i corner dove all’iMac si cerca di abbinare una videocamera o un altro aggeggio digitale per fare capire che per realizzare un video sulle vacanze non c’è bisogno di Steven Spielberg.
Mostrare l’ecosistema Mac è il chiodo fisso di Andrea Tolin, retail sales national manager, che spiega come dove il sell out è alto, il 50% del fatturato del punto vendita arriva dalle periferiche e non dai computer, mentre dove il sell out è basso il giro d’affari delle periferiche arriva solo al 5 per cento. Sessanta Apple Center, 250 rivenditori autorizzati e i corner (ma in qualche caso gli spazi sono considerevoli) sono il perno della strategia della Mela, che non esclude i normali rivenditori che trattano anche Apple senza però dedicargli uno spazio particolare all’interno del negozio. Certo che un bel corner è tutta un’altra cosa.