Apre ad Hannover la ventitreesima edizione del CeBit. Meno espositori, meno visitatori, molto green.
Ha preso il via l’edizione 2009 del CeBit di Hannover, giunto quest’anno alla sua ventitreesima edizione.
Una edizione che risente inevitabilmente della crisi che sta investendo anche i comparti elettronica e Ict e che si traduce in un calo delle presenze e in qualche defezione importante sul fronte degli espositori.
Si parla, infatti, di un calo delle presente di circa il 25,6% rispetto allo scorso anno. Nondimeno, i padiglioni fieristici per cinque giorni ospiteranno qualcosa come 4.300 aziende provenienti da 69 Paesi. Sono attesi circa 495.000 visitatori.
Madrina della manifestazione, anche quest’anno Angela Merkel. E a fianco del cancelliere tedesco il Governatore della California Arnold Schwarzenegger, in qualità di partner per questa edizione.
Per quanto riguarda gli espositori, si confermano le presenze forti dei due colossi Sap e Deutsche Telekom, chef anno un po’ gli onori di casa e ci tengono a sottolineare di non aver diminuito il loro impegno in questa manifestazione, malgrado la crisi.
Mancheranno invece un po’ di nomi provenienti dall’Asia. In molti hanno preferito il Mobile World Congress di Barcellona, che si è svolto solo quindici giorni fa, e hanno inevitabilmente distolto le risorse disponibili da Hannover.
Mancano dunque all’appello nomi come Toshiba e Samsung, e decisamente meno significativa è la partecipazione di una O2 o di una Nokia, presente qui nella consociata Nokia Siemens Networks, dopo aver sfoggiato le sue ultime novità a Barcellona.
Confermando una attenzione gia’ dedicata a questo tema nelle passate edizioni, ad Hannover il green sarà di casa, così come ampio spazio verrà dato a tutte le tematiche ambientali: gli organizzatori sostengono che lo spazio dedicato alle tecnolgie Verdi risulta di fatto quintuplicato rispetto alla precedente edizione.
Ma al CeBit trova spazio anche la Webciety, la società costruita intorno al Web nella quale sempre più imprtante è il ruolo di Internet, sia che si parli di sociale, sia che si parli di politica, di economia, di cultura.